Come cambia il Milan dopo le parole di Cardinale e Ibrahimovic

By Mario Labate -

Ibrahimovic e Cardinale annunciano grandi cambiamenti al Milan: vediamo quali saranno i settori presi in esame e quale sarà il futuro della guida tecnica. 

L’intervista di Cardinale al Financial Times di ieri sera ha lasciato sicuramente intendere una certa insoddisfazione da parte della proprietà per l’annata dei rossoneri. La fiducia a Pioli sembra essere ai minimi storici e il patron di Red Bird e Ibrahimovic hanno annunciato dei cambiamenti.

Cambiamenti che vedranno presumibilmente la luce in estate e che modificherà alle basi il progetto tecnico del Milan. Le parole di Cardinale e Ibra non escludono niente e nessuno: la rivoluzione coinvolgerà tutti i settori del club.

La Gazzetta dello Sport ha analizzato le dichiarazioni dei due manager provando a dirimere quali potranno essere le future scelte e i cambiamenti che apporteranno al Milan.

L’allenatore

Il giudizio definitivo sul futuro di Stefano Pioli sarà rinviato a fine stagione, ad oggi l’unico fattore che potrebbe cambiarne le sorti (esonero) sarebbe la vittoria dell’Europa League.

Alzare al cielo un trofeo europeo ridarebbe fiducia al progetto tecnico che, come detto, ad oggi è più in discussione che mai. Dopo quasi cinque anni, il Milan pensa infatti di cambiare allenatore per iniziare un nuovo corso.

Il nome di Antonio Conte è sicuramente il più affascinante, ma anche il più complesso per questioni sia economiche che ambientali.  Altre scelte potrebbero essere quelle di Julen Lopetegui, che però in carriera ha vinto un solo titolo, l’Europa League, e Thiago Motta.

Quest’ultimo appare a nostro avviso il nome più realmente seguito dalla dirigenza rossonera per il dopo-Pioli. Un allenatore abituato alla Serie A e che si è sempre ben destreggiato nel lavorare con i giovani riuscendo a trarre il massimo da ognuno di loro.

Un profilo in totale allineamento con la strategia di Red Bird e che inoltre non graverebbe sul monte stipendi. Va infatti considerato che Pioli da esonerato potrebbe restare sul libro paga del Milan per almeno un’altra stagione.

Il mercato

Il Milan apporterà concrete modifiche anche nella rosa, non in maniera rivoluzionaria come avvenuto la scorsa estate (ben 10 nuovi acquisti) ma con una strategia più mirata.

Olivier Giroud e Simon Kjaer sono in scadenza di contratto e difficilmente verranno prolungati per motivi anagrafici. Proprio per questo motivo la dirigenza lavorerà sul mercato in entrata per la ricerca di due sostituti.

Il prossimo numero 9 sarà un giocatore Under 25. Joshua Zirkzee (22) del Bologna e Benjamin Sesko (20) del Lipsia, sono i principali obiettivi e lo resteranno probabilmente nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda la difesa invece la lista degli obiettivi inizia con Maxence Lacroix del Wolfsburge Lilian Brassier del Brest, entrambi in scadenza nel 2025. Si chiude con Tosin Adarabioyo che sarà parametro zero da luglio.

Possibile cessione di un “Big”

Nel concetto di “cambiamento evolutivo” portato avanti da Gerry Cardinale nell’intervista al Financial Times non sembra esserci spazio per addii eccellenti. La cessione di uno tra Theo, Maingan e Leao rappresenterebbe infatti un passo indietro nell’evoluzione del progetto tecnico.

Quanto avvenuto tuttavia con Tonali la scorsa estate rappresenta un precedente che sottolinea come al Milan “Nessuno è incedibile”.

Proprio per questo motivo il Diavolo resta con le orecchie dritte nel caso in cui Top Club dovessero avanzare offerte a tre cifre per i loro Campioni. In quel caso il peso dei soldi equilibrerebbe la bilancia per Red Bird che ne reinvestirebbe gran parte per il mercato in entrata.

Il club

I cambiamenti di cui parla Cardinale potrebbero riguardare anche l’assetto dirigenziale o strettamente aziendale. Il numero uno di RedBird ha ufficialmente aperto alla possibilità di un partner orientale che possa “ravvivare” le casse.

Una scelta che non disimpegnerebbe Red Bird dalla gestione del club, ma che velocizzerebbe ulteriormente la nascita del “Milan Evoluto” voluto e presentato ieri da Cardinale e Ibra

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