Post Monza-Milan: dalla “lite” Costacurta-Gabbia alla discesa di Ibrahimovic

By Mario Labate -

Nervosismo e sconforto nel post partita di Monza-Milan: dall’espulsione di Jovic, allo  “scontro” verbale Gabbia-Costacurta passando dalla discesa negli spogliatoi di Ibra. 

La sconfitta del Milan contro il Monza ha lasciato ovviamente strascichi all’interno dello spogliatoio: da Pioli accusato di aver abusato del turnover, alla difesa che con Thiaw e Gabbia non ha ben retto alle offensive della squadra di Palladino.

A soffermarsi riguardo agli errori di due centrali è stato Alessandro Costacurta che, sentendo Gabbia a Sky Sport nel post-match, ha così commentato: : “C’è una sola costante nelle partite del Milan: quella di subire gol. Ci sono stati errori individuali piuttosto particolari. Prendiamo il rigore. Thiaw, che rientra da titolare, commette tre errori in tre secondi”.

Secca la risposta del centrale italiano che ha subito preso le parti del proprio compagno di ieri sera Malick Thiaw “Sminuire un giocatore nella situazione in cui ha commesso un errore secondo me non è corretto. Il calcio è un gioco di squadra e secondo me stasera potevamo lavorare meglio di squadra”.

Costacurta: “Non ho ragione perché dico che qualcuno ha sbagliato? Non sarai corretto, perché sei il suo compagno di squadra. Ma se dico che un giocatore ha sbagliato, non devi dirlo… Fabio, lasciami finire, per favore. Secondo me non dovresti dire che non ho ragione, sono un analista”.

La risposta leggermente stizzita di Costacurta è stata accolta da Gabbia che ha così chiosato: “Non mi permetterei mai di dire che non hai ragione. Dico che secondo me in quella situazione credo sia esagerato dire che Malick ha sbagliato tre volte. Avrei potuto rimediare ed è già un errore di due giocatori. Oppure fai una copertura diversa. Puoi sempre correggere gli errori”.

Possibili più turni di squalifica per Jovic

Il nervosismo mostrato davanti alle telecamere non è stato purtroppo un fatto isolato ieri sera, il fatto più grave lo compie sicuramente Luka Jovic che, sul punteggio di 2-0 per i padroni di casa, si fa espellere a soli cinque minuti dall’inizio della ripresa.

Dopo uno scontro di gioco con Armando Izzo, infatti l’attaccante serbo si è riavvicinato al difensore schiaffeggiandolo (immagini riviste al VAR) obbligando il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso.

Purtroppo per il Milan e Jovic il rosso inflitto al giocatore serbo potrebbe portare ad una squalifica ben più lunga di un singolo turno. Questo quanto è riportato nell’articolo 38 del Codice di Giustizia Sportiva.

AC Milan’s Serbian forward #15 Luka Jovic (R) receives a red card during the Italian Serie A football match between AC Monza and AC Milan at the Brianteo stadium in Monza, on February 18, 2024. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP) (Photo by PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

“È prevista una sanzione minima nei confronti dei calciatori responsabili di comportamenti violenti nei confronti dei giocatori o delle altre persone presenti, commessi in occasione o nel corso della partita, fatta salva l’applicazione delle circostanze attenuanti o aggravanti della squalifica a tre incontri o a tempo determinato. In caso di particolare gravità della condotta violenta, al calciatore è comminata una squalifica per cinque giornate o a tempo determinato”.

In attesa del pronunciamento del Giudice Sportivo a inizio settimana, la situazione sembra già ben definita: Jovic riceverà molto probabilmente tre giornate di squalifica.

Ibrahimovic presente nello spogliatoio a fine gara

A rasserenare, si spera, gli animi nello spogliatoio del Brianteo è intervenuto Zlatan Ibrahimovic che, come affermato da DAZN al termine della gara persa per 4-2 dal Milan è sceso negli spogliatoi per parlare con la squadra.

Secondo quanto filtra dall’ambiente rossonero Ibra si è limitato a dare conforto ai giocatori e al tecnico dopo la sconfitta senza prendere di mira nessun singolo (neppure Jovic), ma limitandosi ad affermare come lo spirito mostrato in 10 nel recuperare dal 2-0 al 2-2 sia stato molti incoraggiante.

 

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