Cardinale spegne le voci e si dichiara dispiaciuto per i tifosi

By Marco Rizzo -

Tante voci stanno turbando il futuro del Milan e di Pioli, nonché le scelte di Gerry Cardinale sul destino del club. Il percorso tortuoso della squadra lascia trasparire un vento di cambiamento a fine stagione, anche se il numero uno rossonero ci ha tenuto a precisare alcune questioni.

L’ipotesi di cessione

Cardinale, noto per la sua vasta esperienza nel settore finanziario, ha acquistato il club milanese da Elliott Management Corporation per una cifra record di 1,3 miliardi di euro. La notizia dell’acquisizione ha inizialmente scatenato un’onda di entusiasmo e speranza tra i tifosi del Milan, che ora però si aspettano in Cardinale la figura in grado di portare il club a nuove vette di successo. Tuttavia, c’è anche una certa cautela, con alcuni osservatori che sottolineano le sfide e le responsabilità che accompagnano il possesso di un club calcistico di tale portata. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La rivalutazione del club

La prima sfida per Cardinale è stata quella di stabilire un solido piano di gestione finanziaria per il Milan. Mentre la cifra pagata per l’acquisizione del club è impressionante, è importante che il club sia in grado di mantenere un equilibrio finanziario sostenibile nel lungo termine. Ciò significa trovare modi per aumentare le entrate, ridurre i costi e investire saggiamente nei giocatori e nell’infrastruttura del club. La costruzione dello stadio va proprio in questo senso ed ipotizzabile che potrebbe essere un valore aggiunto in caso di cessione della società. Al momento c’è un interessamento da parte del fondo PIF, anche se una vera e propria offerta non è arrivata. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Le dichiarazioni di Cardinale

Gerry Cardinale ha voluto fare chiarezza sulle voci circolanti nelle ultime settimane. “Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora. È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare“. LEGGI QUI: La nuova tattica di Pioli al Milan

Il futuro di Pioli

Intanto la prima decisione societaria sarà presa a giugno su Stefano Pioli. Il tecnico è in bilico, ma la qualificazione in Champions League e una potenziale vittoria in Europa League potrebbe cambiare le valutazioni della società. Ariedo Braida, ex direttore sportivo del Milan, ha però difeso l’attuale mister rossonero: “A me Pioli piace e me lo tengo stretto. Dove lo cose funzionano, significa che c’è continuità a livello dirigenziale e in panchina. Dove si cambia spesso invece le cose vanno male. A volte ci sono delle eccezioni e vanno trovate nuove soluzioni, però in questo caso Pioli sta dimostrando di valere e di essere un bravo allenatore. Io andrei avanti con lui“.

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