Sintesi Milan-Rennes 3-0: Loftus-Cheek e Leao archiviano la pratica

By Mario Labate -

Sintesi Milan-Rennes: la cronaca e le azioni salienti della sfida di andata dei playoff di Europa League che ha visto il Diavolo trionfare 3-0.

Il  pre-gara di Pioli

Stefano Pioli sceglie di lasciare praticamente invariata la propria difesa schierando Gabbia e Kjaer centrali davanti a Maignan, con ai lati Theo Hernandez e Florenzi al posto dell’infortunato Calabria. A centrocampo spazio a Musah per aggiungere muscoli e interdizione alla mediana completata da Reijnders a fare da geometra in mezzo al campo. In avanti il tecnico sceglie di schierare Pulisic a destra e Rafael Leao, a secco di gol dallo scorso settembre, a sinistra con Loftus-Cheek al centro e alle spalle dell’unica punta Giroud.

Sintesi Milan-Rennes

Inizio scoppiettante del Milan che sfiora subito il vantaggio al sesto minuto con un’azione dirompente di Rafael Leao che dal versante sinistro salta il diretto avversario con uno stop di petto a seguire ma conclude sulla traversa. Una manciata di minuti dopo si intravede la vera chiave tattica della gara: Loftus-Cheek che sfugge sulla destra e immette un pallone in mezzo su cui Musah però non riesce a convergere in rete. Un’azione che il preludio al vantaggio rossonero arrivato alla mezz’ora grazie ad una precisa spizzata di Loftus-Cheek che tutto solo in area gira magistralmente in rete un cross di Florenzi.

Loftus-Cheek è la chiave della gara

Al terzo minuto della ripresa è ancora Loftus-Cheek a trovare il gol di testa, questa volta su sponda di Kjaer da angolo, e portare il Milan sul 2-0. Al 54′ arriva il momento più atteso: il gol di Rafael Leao! Il portoghese trova la rete dopo mesi di digiuno (in campionato non segna da settembre) concludendo alla perfezione un’azione elaborata nata in sintonia con Theo Hernandez sulla sinistra. Esplosione di gioia per Leao e San Siro che ritrova finalmente il sorriso.

Tutto in discesa

Il tre a zero chiude di fatto la gara spegnendo le flebili speranze del Rennes che raramente si affaccia concretamente verso la porta di Maignan. Al contrario è il Milan sfiorare in diverse occasioni la quarta marcatura, due volte con Pulisic (buona la sua partita) e con Okafor che sbaglia clamorosamente a porta praticamente sguarnita.

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