De Zerbi “apprezza” il Milan: come giocherebbe il Diavolo con lui in panchina

By Mario Labate -

Il nome di De Zerbi è molto apprezzato dalla dirigenza del Milan e non solo. Vediamo come potrebbe giocare il Diavolo con lui in panchina.

Nonostante il Milan stasera si giochi l’accesso alla fase finale dell’Europa League, vero unico obiettivo ancora alla portata dei rossoneri in stagione, continuano a inseguirsi voci riguardo il futuro della panchina attualmente occupata da Stefano Pioli.

I nomi di Antonio Conte, che ha palesato alla dirigenza la propria volontà di tornare, e Thiago Motta continuano a risuonare su diversi media italiani ed esteri, ma non solo i soli.

Se Klopp, che a fine anno lascerà il Liverpool, resta il sogno irraggiungibile e Lopetegui non scalda i cuori, un nome che sembra diametralmente apprezzato da dirigenza e tifosi rossoneri è quello di Roberto De Zerbi.

L’attuale tecnico del Brighton è molto apprezzato in Inghilterra dove il Liverpool pensa a lui per il post-Klopp, ma anche in Spagna dove il Barcellona riflette sul destino di Xavi sulla panchina blaugrana nella prossima stagione.

Ma anche in Italia gli ammiratori di De Zerbi non mancano: la Roma, attualmente affidata a De Rossi, starebbe pensando all’ex Sassuolo per rilanciarsi in Serie A, ma anche il Napoli a fine stagione saluterà il traghettatore Mazzarri e intraprenderà un progetto tecnico nuovo.

Accanto ai club interessati all’allenatore del Brighton c’è ovviamente il Milan. Secondo quanto affermato da Calciomercato.com,  De Zerbi non è tuttavia l’obiettivo primario ma subito dietro i profili di Conte e Thiago Motta.

Un punto in favore del passaggio dell’ex Sassuolo in rossonero è il forte legame che intercorre sin dai suoi primi calci al pallone: De Zerbi è infatti cresciuto calcisticamente proprio nelle giovanili del Milan, club nel quale ha passato i suoi anni formativi e che non ha mai nascosto di tifare. “Sono riconoscente al Milan per quello che mi ha dato e per come mi ha cresciuto. C’è sempre un occhio di riguardo” aveva detto intervistato da Sport Mediaset.

Tuttavia De Zerbi in questi mesi non ha mai lontanamente palesato la propria volontà di lasciare il Brighton a fine stagione, con i “gabbiani” il tecnico italiano sembra aver trovato la sua dimensione ma ovviamente la chiamata da parte di una Big come Liverpool, Barça e Milan non passerebbe inosservata.

Come sarebbe il Milan di De Zerbi

Il modulo di De Zerbi è il 4-2-3-1, lo stesso adottato da Pioli, ma si sviluppa su un possesso palla che nasce dal basso e si spiega con sovrapposizioni esterne ma soprattutto interne a partire dai terzini, spesso sulla stessa linea dei mediani e chiamati ad accentrarsi anziché portarsi sulle linee laterali.

Un lavoro che al Milan è stato spesso fatto da Theo Hernandez che anche contro il Napoli ha sfruttato una corsia centrale e non esterna per trovare la via della rete. Nel Milan di De Zerbi dunque non si potrà prescindere proprio dal laterale francese, già pronto all’uso.

Anche Calabria, che nelle scorse stagioni ha anche giocato centrocampista, è abilitato ad interpretare il ruolo come desiderato da De Zerbi. Al centro della difesa Terracciano, difensore abile nella costruzione, e Tomori sarebbero perfetti per lo scacchiere del tecnico italiano ma le prime perplessità nascono guardando la linea mediana.

Il centrocampo di De Zerbi è infatti quasi sempre composto da giocatori molto abili in fase difensiva e poco propensi al contropiede durante le transizioni offensive preferendo spesso a rallentare il ritmo ripartendo con il “possesso dal basso”.

Due caratteristiche totalmente contrarie a quelli che sono gli attuali dettami di Pioli e che sembrano poco adatti alla batteria di centrocampisti attualmente presenti all’interno della rosa milanista, ad esclusione di Bennacer e Musah, che comporrebbero la cerniera mediana.

L’attacco con De Zerbi dovrebbe tuttavia restare invariato con Leao e Pulisic esterni simili a quelli utilizzati dal tecnico italiano al Brighton, così come Giroud e Jovic assomigliano molto per caratteristiche a Evan Ferguson, prima punta dei “Gabbiani”.

IL MILAN DI DE ZERBI (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Terracciano, Tomori, Theo Hernandez; Musah, Bennacer; Rafael Leao, Loftus-Cheek, Pulisic; Giroud.

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