Pioli e Gabbia parlano della sfida contro il Rennes e delle novità in difesa

By Mario Labate -

Stefano Pioli e Matteo Gabbia sono intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida valevole l’andata del playoff di Europa League contro il Rennes. 

Il Milan arriva al playoff di Europa League dopo aver tenuto un buon andamento in campionato, ulteriormente rafforzato con la vittoria di domenica sul Napoli. Contro i rossoneri si presenta però un Rennes in piena fiducia, frutto di 7 successi nelle ultime 7 gare disputate.

La squadra della Ligue 1 languiva in fondo alla classifica all’inizio di questa stagione, ma dopo il cambio di allenatore i francesi hanno cambiato passo vincendo tutte le gare del 2024.

La pressione questa sera sarà tutta del Milan che avrà inoltre la possibilità di giocare l’andata tra le mura amiche, un’occasione d’oro per acquisire un importante vantaggio in vista del ritorno in Francia.

Pioli è intervenuto insieme al difensore Matteo Gabbia nella conferenza stampa pre-partita tenutasi a Milanello alla vigilia della sfida contro il Rennes.

Pioli in conferenza alla vigilia di Milan-Rennes

La percezione del pareggio con il Rennes è cambiata nel tempo e con la forma della squadra francese…

“Le partite a livello europeo sono sempre difficili. Abbiamo avuto molto tempo per studiarli. Una squadra organizzata bene in campo, veloce, verticale, di qualità. Una squadra da trattare con grande attenzione”.

Che competizione è questa Europa League?

“È una competizione molto importante. La Champions League è ovviamente un gradino sopra. Se guardiamo chi partecipa, non c’è solo il Bayer Leverkusen, c’è anche il Liverpool e altre squadre importanti.

“Il fatto che il Milan non abbia mai vinto l’Europa League è una motivazione in più, anche se non possiamo guardare così lontano. Ci stiamo arrivando bene, ci stanno arrivando anche loro. La partita di domani è già importante”.

Di cosa ha bisogno il Milan per realizzare questo sogno e cosa resta della fase a gironi di Champions League?

“La delusione per essere usciti dalla Champions resta sicuramente di quella sera di Newcastle. Ma poi poi non potevamo non avere un obiettivo, dovevamo mettere tutta la nostra motivazione in questa competizione.

“Sono quattro anni che andiamo avanti dove all’inizio molti di noi erano esordienti in Europa. Adesso, però, abbiamo compiuto il viaggio. Nelle competizioni europee quella sera devi essere al top.

“Il campionato è questione di chi è più costante e lo vince, in Europa in quella partita devi dare il massimo ed è quello che vogliamo provare a fare domani sera”.

Che importanza ha superare questo turno e a quale squadra italiana può essere paragonato il Rennes?

“È molto importante. Vogliamo avere ambizioni, vogliamo arrivare in fondo. Siamo molto concentrati e penso che abbiamo preparato la partita con la giusta attenzione.

“Per fare un paragone con alcune squadre italiane, credetemi, è troppo importante giocare la partita. Mi sono dato un’idea, l’abbiamo avuta, abbiamo parlato con Matteo che ha giocato contro di loro. Ma solo dopo averli affrontati in campo potrò dirvi il livello.

“Un’ottima squadra sicuramente, il campionato francese è diverso da quello italiano, molto veloce e con tanta tecnica. E’ un avversario da affrontare con grande attenzione”.

Chi sono i favoriti per vincere la competizione e dove metti il ​​Milan?

“Dico che prima di mettere il Milan facciamo questo girone, poi vi dico dove potremmo arrivare. Bayer Leverkusen, Liverpool e Atalanta sono le favorite”.

Che finale immagini per il tuo film rossonero? 

“Spesso i film vengono giudicati dalla qualità del secondo tempo, spero che la qualità del nostro tempo sia di alto livello per far sì che possa diventare una stagione molto positiva”.

I tuoi pensieri sulle parole di Brahim?

“Parlo con Brahim, gli ho mandato un messaggio anche ieri sera ma non mi ha ancora risposto (ride). Un ragazzo con cui ci siamo trovati tutti molto bene, ha dato tanto alla squadra e noi abbiamo cercato di dare a lui.

“Un bravissimo ragazzo, ha segnato un gol incredibile e spero che non sia rimasto ferito troppo dall’infortunio di ieri. Sono molto contento che stia bene”.

Chi sono i giocatori più pericolosi del Rennes?

“Ho sbagliato una volta a dire chi sono i giocatori più pericolosi e poi ci hanno punito, non faccio nemmeno un nome. Ma conosco tutti i giocatori del Rennes, abbiamo le idee molto chiare. E’ una squadra che ha buone qualità e che gioca un buon calcio”.

Il fatto di aver giocato una grande partita contro il PSG può essere un buon inizio? 

“Difficile. È stata una bellissima partita contro il PSG. Penso che domani sarà una partita completamente diversa, il modo di stare in campo del Rennes è diverso da quello del PSG”.

Quanto è difficile fare scelte offensive come tenere fuori Okafor?

“Certamente è difficile, stanno tutti molto bene. Partiamo con 3 giocatori, ora è rientrato anche Chukwu che domani non sarà convocato ma spero possa essere a disposizione per la partita di Monza.

“È difficile ma allo stesso tempo è più facile perché posso permettermi di sbagliare qualcosa perché poi in panchina ho giocatori che possono cambiare la partita.

“Adesso torneremo a giocare tanto, spero che giocheremo tanto, da qui alla fine e quindi tutti saranno impegnati. Con queste cinque partite in 15 giorni è difficile pensare che in tanti possano fare tutti i 90 minuti”.

Domenica hai detto di aver parlato con i tuoi giocatori su come sistemare la fase difensiva. Quali idee sono emerse? 

“Quello che Matteo ha detto prima è che abbiamo discusso su come affrontare ogni singola partita e soprattutto nel decidere a che altezza possiamo portare una certa pressione, quando vogliamo portarla e come.

“Di questo discutiamo molto, ho una squadra molto responsabile che conosce i concetti della nostra fase difensiva. Di partita in partita decidiamo insieme come svilupparlo”.

Gabbia in conferenza alla vigilia di Milan-Rennes

Il percorso di questo Milan in Coppa è simile a quello del 2007. Quanto conta essere in buona posizione in campionato per puntare all’Europa League?

“Non è la mia valutazione. Dobbiamo fare attenzione in entrambe le competizioni perché possiamo continuare a fare molto bene in campionato. Non so dove arriveremo in termini di classifica ma so dove vogliamo arrivare in termini di punteggi.

“Mancano 14 partite, tanti punti a disposizione. Vogliamo andare avanti anche in Europa. Sarà stimolante, non facile, ma cercherò di schierare ogni volta la migliore formazione possibile.

“Forse domani non sarà come domenica scorsa, ma è il meglio per domani. A Monza schiererò la squadra migliore anche in base alla stanchezza e alle turnazioni”.

Com’è il tuo rapporto con i tifosi?

“Sinceramente in questo momento mi sto concentrando molto meno a margine, cioè sui social, in televisione. Mi sto concentrando su quello che dobbiamo fare come giocatori, come professionisti.

“Sono felice che stiamo vincendo le partite, la stagione sta andando bene e questa è la cosa più importante, continuare così e fare sempre meglio”.

Che tipo di avversario è il Rennes?

“Penso che siano una squadra molto buona e verticale. Hanno giocatori veloci e dinamici che possono metterci in difficoltà. Abbiamo preparato bene la partita, sappiamo cosa ci aspetta e di conseguenza daremo il massimo per portare a casa una vittoria che possa aiutarci nel nostro obiettivo che è la qualificazione”.

Qual è il segreto dietro il tuo netto miglioramento?

“Penso che sia il lavoro e la motivazione per il miglioramento di noi giocatori. La costanza che metti nella quotidianità che ti porta ad avere miglioramenti. Theo o Kjaer al mio fianco domani sera? L’allenatore sceglierà (ride)”.

La tua esperienza al Villarreal ti è stata d’aiuto?

“Era la prima volta che andavo in un altro paese. È stato un cambiamento importante. Ho dovuto essere un po’ più audace, imparare cose completamente nuove che mi hanno dato più fiducia. Ho giocato con più costanza, in modo diverso. Fondamentalmente ci sono state alcune cose che mi hanno aiutato.

Com’è stato il tuo rapporto con un veterano come Raul Albiol?

“Raul è stato uno di quei ragazzi che mi ha aiutato molto al Villarreal. Parlava anche italiano quindi soprattutto all’inizio è stato più facile parlare con lui. E’ un bravissimo ragazzo, ho un buon rapporto con lui mi ha dato qualche consiglio, quindi è giusto menzionare il suo aiuto in questo miglioramento”.

Che ne pensi della ‘nuova’ fase difensiva del Milan?

“Ho ritrovato la fase difensiva con basi simili al passato. Le situazioni possono cambiare rispetto a come giochiamo, ma sinceramente mi sono trovato in linea con le cose che abbiamo sempre fatto con l’allenatore”.

Stai cercando di contribuire anche tu alla costruzione?

“Non sento di aver migliorato molto la mia costruzione del gioco. Posso fare ancora di più e me lo dice anche l’allenatore. In altre cose invece mi sento migliorato ma è anche una questione che col tempo cresci, giochi più partite e quindi alcune situazioni migliorano. Questa è una fase che ho affrontato un po’ di più in Spagna per lo stile di gioco che giocano lì”.

Sei tornato al Milan sapendo che potevi giocare da titolare?

“Da quando sono tornato penso a lavorare al meglio possibile. Che io sia titolare o meno la decisione spetta all’allenatore. Il mio atteggiamento nei confronti del lavoro quotidiano non cambia più molto. Se gioco sono più felice”.

Com’è stato lavorare insieme a Simic al centro della difesa?

“È stato bello guidare la difesa. In quel momento della partita c’è stato l’aiuto di tutti. Di conseguenza, aiutare Carlo, che è “nuovo”, in questa situazione è sicuramente un compito che ci siamo suddivisi in più di un compito.

“Inoltre Carlo è un ottimo giocatore e se l’allenatore lo manda in campo vuol dire che sa cosa deve fare. 24 anni? Mi sento ancora giovane (ride).”

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