Milan, passi avanti per lo stadio a San Donato: le date indicative

By Dario Bombelli -

Dopo settimane di silenzio radio, sono finalmente arrivati alcuni sviluppi sul progetto del Milan di costruire un nuovo stadio all’avanguardia a San Donato.

L’edizione milanese de La Repubblica (via MilanNews) ha scritto riguardo al progetto dello stadio del Milan, che intende realizzare nell’area San Francesco del comune di San Donato Milanese, a sud-est del centro città. Ieri è arrivato il primo via libera ufficiale del Consiglio comunale al progetto modificato, che ha confermato che il nuovo stadio rossonero avrà 70.000 posti.

Non solo, il sito sarà costruito su un podio e avrà parcheggi a più livelli, un museo, la sede della squadra, un hotel, un teatro, negozi, ristoranti, una grande piazza, un parco a tema per bambini e un Energy center.

Un lungo percorso

La notizia di ieri, però, è stata solo il primo passo formale che ne precede molti altri: il passaggio successivo spetta al Consiglio che si esprimerà sull’avvio di un accordo di programma.

È questo lo strumento attraverso il quale un progetto sovracomunale come questo passa al vaglio degli enti coinvolti (Comune di Milano e altri limitrofi, Regione Lombardia, Città Metropolitana, Parco Sud, Ferrovie, Autostrade e altri).

Per arrivare alla firma finale – che necessiterà di un progetto definitivo dettagliato, soggetto anche a modifiche in corso d’opera – ci vorranno circa 15-18 mesi, quindi l’obiettivo è di iniziare i lavori alla fine del 2025.

Previsioni

L’obiettivo del Diavolo è di giocare la prima partita nel nuovo impianto nell’ottobre 2028. Si tratta di previsioni piuttosto ottimistiche, visto che il processo avviato è molto complesso e non mancheranno gli ostacoli da superare.

In attesa della posa della prima pietra, sarà avviata anche la campagna di informazione da parte del Comune di San Donato per far conoscere nel dettaglio il progetto ai cittadini.

Non ci sarà un dibattito pubblico come è avvenuto a Milano per il nuovo San Siro, ma una serie di incontri aperti a residenti e commercianti.

Non mancheranno proteste e manifestazioni contro questo progetto, ma il sindaco Squeri è stato chiaro: anche se ci fossero molti cittadini contrari, il progetto andrebbe avanti comunque.

Seguici