Obiettivi del Milan a confronto: Zirkzee, Jonathan David, Sesko e Gyokeres

By Mario Labate -

I quattro obiettivi in attacco del Milan per la prossima stagione: Joshua Zirkzee, Jonathan David, Benjamin Sesko e Viktor Gyokeres. Mettiamoli a confronto e proviamo a capire chi arriverà. 

Gianluca Di Marzio e Sky Sport oggi hanno ribadito che Joshua Zirkzee è la prima scelta in attacco del Milan in vista del prossimo mercato estivo. Non una novità per noi che vi avevamo parlato dell’operazione Zirkzee-Milan già diverse settimane fa

Due fattori, come già vi abbiamo scritto, potrebbero fungere da facilitatori all’arrivo dell’attaccante olandese in rossonero: Thiago Motta e Saelemaekers.

Il primo è attualmente il nome in cima alla lista di dirigenza e proprietà per prendere il posto di Pioli a fine stagione, l’esterno belga invece sarebbe la contropartita designata per abbassare le pretese economiche del club emiliano.

Sull’ex Anderlecht, passato dal Milan al Bologna con la formula del prestito oneroso da 500 mila euro, pende infatti un diritto di riscatto in favore degli emiliani fissato a 11 milioni. Una cifra che potrebbe essere decurtata dall’attuale valutazione che i rossoblù fanno di Zirkzee, 40 milioni.

Un effetto domino e un gioco di incastri che spiega solo parzialmente i motivi per cui Zirkzee è considerato la prima scelta per l’attacco del Milan 2024/25 della dirigenza rossonera.

Con l’aiuto di della redazione di SempreMilan.com, proviamo ad analizzare uno ad uno tutti i candidati per ricoprire il ruolo di centravanti del prossimo Milan e scopriamo chi è in vantaggio e perché.

Joshua Zirkzee: il primo nome

Come vi abbiamo riportato in esclusiva lo scorso dicembre, il Milan segue e continua a seguire Joshua Zirkzee per la prossima campagna acquisti. Slegando per un attimo il suo nome a quello di Thiago Motta, possibile sostituto di Pioli in estate, è evidente come l’attaccante olandese possa rappresentare un importante upgrade a livello tecnico-tattico per il Diavolo.

Nel momento in cui scriviamo, i numeri di Zirkzee in Serie A recitano: 7 gol e due assist, cifre che però non testimoniano pienamente l’apporto che l’ex Bayern Monaco riesce a dare al gioco del Bologna.

Zirzkee in rossoblù è considerato una sorta di 10 atipico, un nove e mezzo dicono i più fantasiosi, in grado di guidare il reparto d’attacco come prima punta pur rimanendo molto coinvolto nella manovra e potendo sprigionare la propria qualità palla al piede.

In carriera infatti l’olandese ha giocato sia come trequartista che come esterno, due ruoli che l’hanno abituato a puntare l’uomo e cercare sbocchi per i compagni, due qualità che Zirkzee ha trasposto anche nella sua interpretazione del ruolo di centravanti voluto da Thiago Motta.

Un giocatore capace di fare gol anche importanti ma soprattutto capace di dare imprevedibilità all’attacco spesso arretrando sulla trequarti o sull’esterno in modo da liberare l’inserimento dei compagni di squadra, prontamente serviti.

Seppur a livello meramente statistico Giroud sia nettamente in vantaggio rispetto all’olandese, 11 gol e 8 assist al momento, è anche vero che il Milan ha una qualità offensiva di notevolmente superiore rispetto al Bologna che, vale la pena ricordarlo, partita ad inizio stagione come “in lotta per la salvezza”.

Grazie al lavoro di Thiago Motta e Zirkzee però ora gli emiliani sognano in grande ritrovandosi al settimo posto in classifica, a solo due punti dalla Fiorentina quarta, e in aperta battaglia per un posto in Europa.

Risultati e fattori che promuovono a pieni voti sia il tecnico oriundo che l’attaccante olandese che se spostati in un contesto abituato a palcoscenici ben più importanti come quello rossonero potrebbero aumentare e di molto le rispettive statistiche.

Jonathan David: il secondo e più longevo obiettivo

Il secondo nome presente sulla lista di Moncada è quello di Jonathan David. Erede di Victor Osimhen al Lille, l’attaccante canadese ha collezionato in Francia 69 gol e 15 assist riuscendo anche a vincere un clamoroso titolo nella stagione 2020/21.

Seguito da oltre un anno dal Milan, David non ha sempre convinto per continuità come dimostrato dall’inizio di annata imbarazzante in cui ha registrato solo 4 gol nei primi 4 mesi (18 partite). Da fine novembre in poi però David sembra aver ritrovato sé stesso e anche la rete con ben 7 marcature nelle successive 7 gare disputate.

Un rendimento poco continuo che però non sembra preoccupare troppo il Milan, già cosciente delle qualità tecniche di David che potrebbe rappresentare una ghiotta occasione di mercato nella prossima sessione estiva.

Inoltre con una media di 2,92 azioni create a partita che hanno portato ad un tiro in porta della propria squadra (SCA), un dato che colloca David all’interno della ristrettissima cerchia (circa il  25%) dei migliori attaccanti in questa non secondaria specifica.

Nonostante la valutazione nell’ultimo mese sia risalita a 40 milioni di euro, gli ottimi rapporti che intercorrono tra Milan e Lille valgono tantissimo in ottica di una buona riuscita di trattativa come fatto in passato con Rafael Leao e Mike Maignan.

Benjamin Sesko: il nuovo “Ibra”

Basandoci sono e unicamente sulle statistiche, il nome di Benjamin Sesko può apparire deludente ad una prima visione: sono infatti solo tre in gol realizzati in 15 presenze dal centravanti serbo con la maglia del Lipsia quest’anno.

Allontanando la testa dal foglio possiamo però notare come i minuti disputati da Sesko in stagione siano stati solo 490 minuti, il che equivale a circa un gol ogni due partite.

Giocando anche lui per il Lipsia ovviamente sono stati frequenti in Germania i paragoni con l’attuale stella del Manchester City Erling Haaland, simile per fisicità e dirompenza a Sesko. Entrambi sono cresciuti nel Salisburgo, altro club nel satellite Red Bull, guadagnandosi la chiamata in Bundesliga.

Nonostante l’altezza, 193 cm, il classe 2003 non è solo un gran colpitore di testa ma anche un giocatore dalle movenze leggere e dotato di un’impressionante tecnica e controllo di palla, un centravanti alla Ibra per intenderci.

Ciò che impressiona maggiormente di Sesko è infatti la qualità e la frequenza con cui riesce a dialogare calcisticamente con i propri compagni in tutte le partite, qualità che lo rendono un candidato eccezionale, soprattutto se si considera che ha solo 20 anni.

Il Milan ha già messo gli occhi su di lui ma le voci di una possibile partenza da Salisburgo di Timo Werner potrebbero portare Sesko a rivestire un ruolo ancora più centrale all’interno del mondo Red Bull e una conseguente permanenza in Germania anche nella prossima stagione.

Il richiamo del Milan resta tuttavia forte e sempre affascinante e, anche alla luce dei 30 milioni di euro di valutazione, potrebbe rappresentare un profilo più che valido a cui affidare le sorti dell’attacco rossonero nel prossimo futuro.

Viktor Gyokeres: l’operazione più difficile

Da dove cominciare con Gyokeres? Cresciuto nel settore giovanile del Brighton, si è guadagnato le prime pagine dei giornali grazie le sue prestazione al Coventry City.

Con gli Sky Blues lo svedese è diventato l’attaccante che è adesso, e con la maglia dello Sporting Lisbona in questa stagione non ha fatto altro che confermare le proprie enormi qualità.

In questo caso una premessa, per il Milan arrivare a Gyokeres non sarà facile: su di lui è infatti presente una clausola rescissoria da 100 milioni di euro e un contratto che lo lega allo Sporting ancora lungo (scadenza 2028). Tuttavia lo svedese rappresenta, grazie anche all’intercessione di Ibrahimovic, un obiettivo non così tanto nascosto nei piani alti di via Aldo Rossi.

Con 13 gol in 17 partite il classe ’98 si è guadagnato la fama di attaccante micidiale, capace di segnare nei modi più diversi: sia di rapina in area piccola, che attraverso azioni personali come testimoniato dal dato di cinque azioni individuali, quindi non derivata da assist, sfociate con una conclusione in porta a partita.

Come detto le chance del Milan di arrivare a Gyokeres sono molto basse, ma mai come in questo caso il ritorno in veste di dirigente di Ibrahimovic, suo connazionale e idolo assoluto, potrebbe fare la differenza.

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