Udinese-Milan 2-3, cinque cose che abbiamo imparato: Pioli sa fare i cambi

By Mario Labate -

Quarta vittoria consecutiva in campionato per il Milan che, nonostante le difficoltà, è riuscita a spuntarla sul campo dell’Udinese grazie ad una rimonta ricca di colpi di scena e conclusasi con la rete a tempo praticamente scaduto del subentrato Okafor

Eppure la gara sembrava essere partita in discesa per il Milan che dopo mezz’ora di gioco ha trovato il vantaggio con Loftus-Cheek. La rete dell’inglese è tuttavia stata pareggiata dai friulani a pochi minuti dalla chiusura dell’intervallo.

Dopo il “fattaccio”: gli insulti razzisti piovuti da diversi tifosi bianconeri nei confronti di Mike Maignan che hanno spinto l’arbitro a sospendere l’incontro per cinque minuti.

Una pausa che ovviamente spezzato il ritmo di gioco, in quel momento favorevole al Milan, spronando l’Udinese che con Samardzic ha trovato il pareggio sfruttando l’errore individuale di Kjaer, battuto con troppa facilità dal centrocampista. Qualche colpa ce l’ha anche Maignan, nonostante sia stato un gran gol, rimasto troppo bloccato in zona dischetto.

Nella ripresa le cose si fanno ancora più pesanti per i rossoneri, Thauvin infatti completa la rimonta dell’Udinese, sfruttando la sciatta copertura di Reijnders e Hernandez in difesa. Per fortuna del Milan è Jovic, ancora in gol, a trovare il pareggio all’83’ con un tap-in.

Il pareggio del serbo ridà slancio al Milan che trova il gol del definitivo vantaggio nei minuti di recupero, precisamente al 93′, con Okafor che come Jovic è stato scelto a gara in corso da Pioli.

Non è stata la partita più convincente della stagione, ma ha mostrato il vero carattere della squadra rossonera in grado di conquistare tre punti pesantissimi nonostante una miriade di difficoltà, talune auto-inflitte. Proviamo ora ad analizzare le cinque cose che Udinese-Milan ci ha lasciato:

Gabbia leader della difesa

Nonostante i due gol subiti, il Milan è apparso solido in difesa, i due gol vengono da errori individuali slegati dal lavoro di reparto. In questo senso la presenza al centro di Gabbia, davvero impressionante in difesa contro i bianconeri, ha meritato la palma di migliore in campo.

L’italiano non ha commesso errori ed è stato sempre decisivo per tutta la partita. Ha fatto diversi intercetti, uno in particolare nella ripresa, dove si è allungato per intercettare un passaggio che molto probabilmente sarebbe diventato un gol per l’Udinese in un momento molto delicato della partita.

Gabbia è tornato a fine dicembre dal Villareal, dove era in prestito, per sopperire ai tanti infortuni accorsi alla retroguardia rossonera. È stato tra i migliori praticamente in ogni partita giocata, comportandosi da vero leader nella difesa del Milan.

Il difensore centrale ha sempre dimostrato di avere qualità, pur non riuscendo a inserirsi nell’undici titolare. Ora, con l’occasione che gli si è presentata, ha sicuramente risposto nella maniera giusta dimostrando anche un’esperienza ben più ampia dei suoi 24 anni di età.

Reijnders, prestazione deludente

L’olandese, tra i migliori dei rossoneri in questa stagione, ha deluso contro l’Udinese. Ha commesso molti errori in fase di non possesso perdendo quasi sistematicamente il controllo della sfera a causa di scelta sbagliate.

Il centrocampista è stato anche il colpevole del secondo gol friulano, in complicità con Theo Hernandez. Una brusca frenata rispetto alle altre ottime prestazioni che hanno caratterizzato la sua stagione, speriamo sia solo un momento.

Molto meglio Loftus-Cheek

L’inglese ha portato in vantaggio il Milan dopo una bella azione e ha disputato una prestazione di alto livello, seppur con quale errore in fase di impostazione.

Per il resto è riuscito ancora una volta a mettere in mostra la propria fisicità a centrocampo vincendo molti duelli e procurandosi diversi falli.

Una prestazione solida da parte dell’inglese, che aveva faticato nella ripresa delle ultime due gare disputate dal Milan, dimostrandosi efficiente nei momenti chiave ed equilibrato quando la benzina cominciava a diminuire.

Alti e bassi per Giroud e Theo Hernandez

Giroud e Hernandez hanno disputato una partita con luci ed ombre contro l’Udinese. Il terzino sinistro ha fornito un bellissimo assist sul primo gol rossonero ed è stato garanzia di pericolosità in avanti, in difesa tuttavia ha commesso un errore grave che ha “regalato” a Thauvin il gol del momentaneo 2-1.

Tuttavia ha continuato a macinare chilometri sulla fascia sinistra rivestendo anche il ruolo di co-protagonista in occasione della rete del pareggio di Jovic. Una buona partita per lui ma quell’errore ha ostacolato la sua valutazione complessiva.

Anche il suo connazionale ha disputato una partita ricca di alti e bassi. Abbiamo già detto che Giroud fatica a essere coinvolto nel gioco in generale, ma questa volta è stato coinvolto in tutti e tre i gol. Ha fornito un assist nel terzo, ha evitato di intercettare il cross per Loftus-Cheek sul primo, ed è arrivata grazie al tap-in dopo una sua conclusione la rete di Jovic.

Ma è comunque una prestazione non propriamente esaltante, visto che anche lui ha avuto nitide occasioni per entrare nel tabellino, sprecandole malamente. Tuttavia, ha avuto un impatto enorme sulla partita e merita sicuramente più elogi che critiche.

Okafor e Jovic in soccorso

Il Milan era in una situazione molto delicata e Pioli ha inserito in campo sia Jovic che Okafor per provare ad aggiungere più potenza di fuoco alla propria squadra. Si è rivelata una decisione azzeccatissima, dato che Jovic ha mantenuto la propria straordinaria media-gol dell’ultimo mese facendosi trovare “al posto giusto e al momento giusto” in occasione del 2-2.

Anche Okafor, che ha lottato contro gli infortuni per tutta la stagione, ha dimostrato il suo valore ottenendo il gol vittoria nei tempi di recupero. Ha mostrato un buon posizionamento e controllo della palla, uniti alla freddezza nel trovare il fondo della rete e garantire i tre punti alla sua squadra.

Una prestazione davvero impressionante quella degli acquisti estivi del Milan, soprattutto di Jovic che grazie alle ultime prestazioni fornite, sembra essere sul punto di garantirsi una conferma in squadra anche nella prossima stagione.

Per quanto riguarda il nazionale svizzero, per lui un gol ogni 104′ minuti da quando è al Milan, dimostra ancora una volta le sue qualità e Pioli spera che possa mantenersi in forma e avere finalmente la possibilità di giocare con maggiore continuità.

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