Rafael Leao sta cambiando registro: ecco come pensa di uscire dalla crisi

By Mario Labate -

Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport (vedi sotto), il fatto che Rafael Leao non segni da quasi tre mesi in campionato è un problema non secondario al Milan.

Nei mesi trascorsi il portoghese è riuscito a trovare la via della rete in Champions League e Coppa Italia, fornendo comunque assist anche campionato, riuscendo sempre (o quasi) a mettere in difficoltà le difese avversarie, come ad Empoli dove ha sfiorato l’eurogol in sforbiciata.

Tutto giusto,  ma la statistica recita 0 gol in tre mesi di campionato ed è evidente come la volontà del portoghese e dell’intero ambiente sia cancellarla al più presto. Per farlo Rafael Leao potrà contare sui consigli di uno che di gol se ne intende: Zlatan Ibrahimovic.

L’andamento post-infortunio

Rafael Leao ha segnato solo tre gol da agosto e l’infortunio di novembre lo ha costretto a vivere un periodo difficile. È stato fuori dall’11 novembre al 13 dicembre e appena rientrato non è riuscito a ritrovare sin da subito la solita esplosività.

In campo a tratti è sembrato smarrito, per poi accendersi a gara in corso, ma dentro l’area di rigore non è quasi mai riuscito ad essere decisivo. Un fattore su cui Rafa potrà lavorare coadiuvato dal suo ‘fratello maggiore’ Ibrahimovic, tornato a Milanello qualche settimana fa.

Seppur non sia presente ad ogni allenamento, Ibra è molto stimato dall’attaccante portoghese che proprio dallo svedese ha provato ad ereditare la leadership tecnica del Milan, riuscendoci solo parzialmente.

Il rapporto con Ibrahimovic

Leao e Ibra hanno avuto un’infanzia difficile ma hanno sviluppato un approccio opposto al mondo: per Zlatan tutto è una sfida, mentre il paradigma di Rafa è il sorriso.

Due modi di relazionarsi al mondo diverso, ma che sembrano intrinsecarsi perfettamente come confermato dallo stesso Rafael Leao in un’intervista del 2022 quando Zlatan giocava ancora: “Quando sei in campo con lui devi dare sempre il massimo. Devo ascoltarlo, mi dice ‘Rafa guarda, quando entri in campo sei un mostro, prendi la palla e vai'”.

Zlatan ha sempre detto di aver faticato a motivare l’ex Lille , più che con tutti gli altri compagni di squadra: “Leao si è convinto a correre. Non correva, ci ho provato ma non riuscivo a trovare il contatto mentale con lui, non ci riuscivo”.

Quelle parole di Ibra però devono essergli rimaste in testa e le nuove parole di motivazione aiuteranno l’esterno a diventare più forte. Leao, ad esempio, sta già cercando di crescere autonomamente.

Lavoro duro e cura del fisico

Chi frequenta Milanello dice che da tempo Leao è sempre il primo ad arrivare ed è tra i calciatori che danno il massimo in ogni allenamento. A differenza della leggende Ibra tuttavia Leao non ha ancora acquisito quella mentalità ossessiva dettata da una competitività sfrenata, marchio di fabbrica dei grandi campioni.

Lui però è cresciuto con l’esempio di Cristiano Ronaldo, che è stato per lui un idolo in tv e poi compagno di squadra in Nazionale. CR7 ha fatto la storia con la cura del corpo, soprattutto dopo allenamenti e partite (come la crioterapia), aspetto su cui ha lavorato recentemente anche Rafa.

Anche Pioli gli sta dando fiducia, e nella vittoria sul Cagliari in Coppa Italia ha inserito in campo Leao negli ultimi minuti nonostante il risultato fosse già ampiamente “in ghiaccio”. Una mossa più psicologica che tattica, che ha permesso a Leao di sbloccarsi contro una difesa stanca e rinunciataria.

Il fattore Ibrahimovic, il duro lavoro a Milanello e la fiducia di Pioli e compagni sono tutti elementi già presenti nella nuova vita di Rafael Leao, con loro il periodo buio non durerà ancora molto.

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