Messias, De Ketelaere e Krunic: quanto reinvestirà il Milan dalle cessioni

By Mario Labate -

Seppur la maggior parte dell’attenzione di tutti i lettori e tifosi del Milan sia concentrata sui possibili acquisti della sessione invernale, in questo articolo intendiamo cercare di disegnare il prossimo mercato estivo del Milan che, grazie a quanto incassato da alcune cessioni già ufficiali, porterà una dote non di secondo piano nelle casse rossonere.

In attesa di conoscere chi sarà il nuovo difensore che Moncada e D’Ottavio regaleranno a Pioli a gennaio (le ultime dicono Buongiorno), ci sono anche delle operazioni in uscita che i rossoneri hanno già finalizzato, ma che vedranno un’effettiva entrata economica solo il prossimo luglio.

Le cessioni di Messias, De Ketelaere e Krunic

La prima, la meno corposa, riguarda l’obbligo di riscatto che il Genoa dalla scorsa settimana ha attivato per Junior Messias. Secondo gli accordi stabiliti la scorsa estate, il Grifone all’ottenimento del primo punto nel 2024 pagherà 3 milioni di euro al Milan per acquisire a titolo definitivo il cartellino dell’esterno brasiliano.

Oltre ai 3 milioni incassati dalla cessione del cartellino, il Milan risparmierà un milione di euro di ingaggio che avrebbe dovuto corrispondere a Messias nella prossima stagione, l’ultimo anno di contratto.

Junior Messias al Genoa: 4 milioni netti.

Altro prestito con obbligo di riscatto quello che ha portato Rade Krunic al Fenerbahce: operazione da 4,5 milioni di euro che risulterà ufficiale al raggiungimento della matematica salvezza del club turco, attualmente primo in classifica.

Una mera formalità che permetterà inoltre al Milan di risparmiare circa altri 2,25 milioni di euro relativi all’ingaggio (metà di questa stagione e tutta la prossima) che avrebbe dovuto corrispondere al centrocampista bosniaco che prima della partenza per la Turchia era legato al club rossonero con un contratto da 1,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2025.

Rade Krunic al Fenerbahce: 6,75 milioni netti. 

La terza e più roboante operazione riguarda la cessione di Charles De Ketelaere all’Atalanta. Anche in questo caso si tratta di trasferimento temporaneo, ma oneroso e che ha già portato nelle casse del Milan 3 milioni di euro la scorsa estate.

A questi si dovrebbero aggiungere i 23 di diritto di riscatto che l’Atalanta è sempre più convinta di investire la prossima estate. Un’operazione da 26 milioni che permetterà al Diavolo di rientrare almeno parzialmente dall’investimento di 36,5 milioni effettuato nell’estate 2022 per prelevare CDK dal Bruges.

Anche in questo caso detraiamo l’ingaggio netto che De Ketelaere avrebbe dovuto percepire al Milan fino al 2027 (2,2 milioni a stagione) per un totale di 6,6 milioni di euro netti.

Charles De Ketelaere all’Atalanta: 32,6 milioni di euro netti. 

Cessioni ufficiali: per il Milan un tesoretto da 43,3 milioni

Con la cessioni di Messias, Krunic e De Ketelaere, il Milan otterrà in vista della prossima sessione estiva un tesoretto da 43,3 milioni di euro netti che potrebbe permettere alla dirigenza rossonera di potenziare alcuni reparti che necessitano di rinforzi.

Un altro spartiacque fondamentale per il futuro mercato del Milan sarà l’ottenimento della qualificazione alla Champions League, obiettivo attualmente alla portata dei rossoneri, che quest’anno non potranno contare sui bonus ottenuti dalla principale competizione europea.

La Champions cambia tutto

La partecipazione all’Europa League infatti potrebbe portare, se si arrivasse almeno in Finale, nelle casse rossonere circa 70 milioni, cifra da “arrotondare” con i nuovi incassi al botteghino. Oltre 50 milioni in meno rispetto a quelli incassati dal Diavolo nella passata edizione della Champions, terminata in semifinale.

Inoltre l’eliminazione nella fase a gironi ha di fatto escluso il Milan dalla partecipazione al prossimo Mondiale per club che vedrà la luce nel 2025. Una competizione dal montepremi astronomico (2,5 miliardi) e che avrebbe potuto portare da un minimo di 50 milioni ad un massimo di 100 milioni di introiti nel caso di vittoria finale.

Tutti fattori che peseranno sulle casse rossonere e che genereranno un ulteriore gap con le squadre che hanno saputo mantenere un percorso stagionale più costante.

 

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