Calciomercato Milan: assalto per Buongiorno. Un altro ritorno dopo Gabbia

Il Milan ha ritrovato ottimismo e armonia dopo il successo ottenuto contro la Roma, che è costato la panchina a Mourinho, ed è ora pronto a rituffarsi sul calciomercato per generare nuova linfa all’interno della rosa di Pioli in vista della seconda parte di stagione.

In ballo c’è una qualificazione in Champions, vero primo obiettivo della società, e il percorso Europeo che avrà il via con il playoff di Europa League contro il Rennes del 15 e 22 febbraio. Strategia in sede di compravendite chiara per i rossoneri che dopo aver ufficializzato gli acquisti di Matteo Gabbia e Terracciano si apprestano a chiudere per un altro rinforzo in difesa.

“La società sta lavorando per colmare questa necessità. È arrivato Gabbia, è arrivato Terracciano, abbiamo riempito un po’ le nostre difficoltà ma sicuramente manca ancora un difensore” musica e parole di Stefano Pioli, il primo a manifestare la necessità di un nuovo acquisto nel reparto arretrato.

Pronto l’assalto a Buongiorno

Tra i tanti nomi che si sono rincorsi nelle ultime settimane, uno sembra brillare più degli altri agli occhi di Moncada e D’Ottavio: si tratta del centrale italiano del Torino Alessandro Buongiorno. Un’operazione non facile anche a causa delle ingenti richieste del patron granata Urbano Cairo che per il cartellino del proprio “gioiello” chiede non meno di 40 milioni.

Una cifra troppo alta per le casse rossonere in una sessione di riparazione come quella di gennaio ma che, secondo la strategia della dirigenza, potrebbe essere ridotta grazie all’inserimento di una o più contropartite tecniche apprezzate da Juric.

Lorenzo Colombo e Tommaso Pobega, quest’ultimo già allenato dal tecnico croato nella stagione 2021/22, sarebbero i profili che il Milan sarebbe pronto a mettere sul piatto per riequilibrare la bilancia che avrà Buongiorno sul piatto più pesante.

Per quanto riguarda Colombo, attualmente in prestito al Monza, la cessione seppur ufficiale a gennaio si concretizzerà con il passaggio al Torino solo al termine della stagione, mentre per Pobega si tratterebbe di un ritorno in granata già a gennaio questa volta a titolo definitivo. Due contropartite che potrebbero portare ad una riduzione di circa 15 milioni rispetto alle richieste economiche del Torino.

Resta poi da convincere Alessandro Buongiorno a lasciare il granata, un cavillo non secondario considerando che il difensore italiano in estate ha già rifiutato il trasferimento (praticamente fatto) all’Atalanta nel contesto dell’operazione Zapata.

Il richiamo del Milan è ovviamente ben diverso da quello della Dea, ma il legame tra il giovane prodotto del vivaio granata e il Torino, squadra che tifa sin da bambino, è molto forte. La sensazione è che comunque Buongiorno sia ben speranzoso di poter fare un importante salto di qualità per la sua carriera e giudica il Milan una meta perfetta per la sua crescita.

Torna Devis Vásquez

Dopo Matteo Gabbia il Milan potrebbe, suo malgrado, riabbracciare un altro giocatore volato in prestito la scorsa estate: si tratta del portiere Devis Vásquez, finito sempre più ai margini dello Sheffield Wednesday.

La dirigenza rossonera sta pertanto valutando un ritorno all’ovile dell’estremo difensore colombiano che, tuttavia, verrà riceduto in prestito nella stessa sessione di gennaio ad un altro club, possibilmente sempre europeo.

Altri nomi per difesa e centrocampo

Oltre a Buongirono il Milan continua a monitorare anche il difensore del Siviglia Il difensore del Siviglia Kouassi, proposto dai propri agenti ai rossoneri negli scorsi giorni.

La dirigenza del Milan ha deciso di prendere in considerazione l’affare qualora non dovesse andare in porto l’arrivo di Buongiorno e la notizia confortante sarebbe l’apertura del Siviglia alla cessione in prestito del centrale francese.

Per quanto riguarda il centrocampo è rottura tra Matic e il Rennes, prossimo avversario Europeo del Milan. Il centrocampista ex Roma potrebbe essere il rinforzo low-cost per il centrocampo ma perché tutto vada a buon fine il serbo dovrà decurtarsi parte dell’ingaggio, che attualmente ammonta a quasi 5,5 milioni di euro lordi a stagione.

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