Calciomercato Milan: le ultime su Dragusin e il colpo a sorpresa Buongiorno

By Mario Labate -

Il Milan dopo gli acquisti di Matteo Gabbia e Filippo Terracciano, rispettivamente da Hellas Verona e Villarreal, sembra ancora concentrato nel rinforzare il reparto difensivo falcidiato dagli infortuni di Thiaw, Kalulu e Tomori.

La dirigenza rossonera nelle ultime ore, ha scritto l’edizione ligure de La Repubblica, avrebbe tentato un inserimento per il centrale del Genoa Dragusin. Un’operazione da 30-35 milioni che i rossoneri avrebbero potuto definire attraverso l’inserimento del cartellino di Lorenzo Colombo, ora in prestito al Monza, come contropartita tecnica.

Niente di realmente confermato da fonti vicine a via Aldo Rossi, il ché lascerebbe pensare ad un “effetto esca” pilotato principalmente dal Grifone al fine di mettere pressione al Tottenham, che prontamente ha alzato la propria offerta e si appresta a chiudere l’operazione Dragusin.

Interesse per Buongiorno del Torino

Nella giornata di oggi, ma se ne è parlato anche qualche settimana fa, la dirigenza del Milan sembra aver concentrato il proprio focus su un altro difensore messosi in mostra nell’attuale Serie A: Alessandro Buongiorno del Torino.

A differenza di quanto detto con Dragusin, qualche conferma da parte del club rossonero c’è con emissari di Moncada che hanno effettivamente osservato il centrale italiano da vicino nelle ultime settimane, ma gli ostacoli per parlare di trattativa in essere restano ancora tanti.

In primis il prezzo, 35-40 milioni, che il club granata avrebbe fissato per il 24enne italiano che ha ancora un contratto in essere col Torino fino al 2028. Il secondo problema è relativo all’investimento non più prioritario di un altro difensore centrale vista la fase di recupero dei giocatori attualmente infortunati, dovrebbero tutti tornare entro febbraio, e l’arrivo di altri due giocatori nel medesimo reparto.

Ma il Milan è davvero interessato ad un altro difensore?

Il Milan infatti è cosciente di avere altre criticità presenti in rosa soprattutto a centrocampo dove l’assenza di Ismael Bennacer e la sempre più probabile partenza di Rade Krunic tolgono due elemento fondamentali all’interno delle rotazioni di Pioli. Investire 25-30 milioni per un centrale difensivo in una sessione complessa come quella di gennaio significherebbe concludere in anticipo il mercato del Milan, che rischierebbe così di rimanere scoperto in altri settori.

L’altro reparto messo sotto profonda analisi da Moncada e D’Ottavio è l’attacco che però recentemente sembra aver ricevuto un’iniezione di vitalità e linfa grazie all’esplosione di Luka Jovic e Chaka Traore. Entrambi i giocatori sono ora entrati a pieno titolo nelle rotazioni di Pioli che si ritrova dunque un reparto al completo anche se con qualche incertezza. In questo contesto sarebbe difficile inserire un altro attaccante che rischierebbe di rompere l’equilibrio appena trovato.

Ma allora perché il Milan insiste nel cercare nuovi centrali per la propria rosa? Il motivo potrebbe essere slegato dal momento vissuto in questa stagione, la dirigenza rossonera starebbe infatti lavorando anche per il futuro intavolando trattative che potrebbero vedere il proprio compimento in estate. Ad infermeria svuotata infatti i rossoneri si ritroverebbero con un reparto, quello dei difensori centrali, composto da ben sette giocatori.

Un numero anche fin troppo alto e che potrebbe presumere l’uscita di almeno uno o due elementi: il primo dovrebbe essere Simon Kjaer, arrivato agli sgoccioli della propria avventura al Milan e forse della carriera, l’altro un nome più altisonante come Pierre Kalulu, elemento da cui la dirigenza del Milan è convinta di poter generare un’enorme plusvalenza (è stato pagato appena 1,2 milioni).

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