Giornata positiva per il Milan: guardiamo il bicchiere mezzo pieno

By Marco Rizzo -

La vittoria contro il Sassuolo ha ridato linfa al Milan. Si chiude con i tre punti un anno travagliato e pieno di alti e bassi. I rossoneri confermano il terzo posto

La vittoria contro il Sassuolo ha ridato linfa al Milan. Si chiude con i tre punti un anno travagliato e pieno di alti e bassi. I rossoneri confermano il terzo posto in campionato davanti ad una sorprendente Fiorentina, ma rimangono comunque un gradino sotto all’Inter e alla Juventus dal punto di vista del gioco e dei risultati.

Le note positive

Partiamo dal bicchiere mezzo pieno. Pulisic si è confermato uomo decisivo ancora una volta, realizzando già sei reti e quattro assist in Serie A. Dopo l’annata deludente al Chelsea nessuno si aspettava un ambientamento così veloce in Italia, ma Pioli ha creduto subito nel potenziale del giocatore. La sfida contro il Sassuolo poi ha fatto segnare zero alla voce gol subiti. Il clean sheet è una rarità nella stagione rossonera, così come la vittoria di corto muso tanto cara ad Allegri. Bisognava vincere per scacciare le polemiche e il Milan lo ha fatto con il minimo sforzo. Soprattutto contro un avversario che tradizionalmente rappresenta un ostacolo per i rossoneri, provocando anche degli esoneri. Lo stesso Pioli, in caso di sconfitta, avrebbe rischiato seriamente la panchina, ma Maignan e compagni hanno saputo tenere a bada Berardi.

Cosa va migliorato

La prestazione dal punto di vista del gioco è stata insufficiente. Il Milan dopo il vantaggio si è comportato da provinciale chiudendosi in difesa e subendo le iniziative del Sassuolo. È saltato il centrocampo nel secondo tempo, con la difesa costretta spesso all’uno contro uno oppure a lanci per trovare gli attaccanti senza costruzione dal basso. Rafael Leao ha rimediato l’insufficienza sulle principali testate sportive nonché i fischi di San Siro. Il rapporto con la tifoseria inizia a scricchiolare, ma non c’è da dubitare che al prossimo gol verrà tutto archiviato. Anche Giroud sembra fuori forma e i numeri non sono più quelli da vero numero 9: la colpa è della società che ha dato a Pioli uno Jovic inadatto per gli alti livelli.

Il rapporto di Pioli con i giocatori

Stefano Pioli ha parlato del proprio ruolo nello spogliatoio rossonero, sottolineando la piena fiducia nei propri giocatori anche nei momenti di difficoltà attraversati dalla squadra in questa stagione. Ecco le parole del tecnico nel dopo gara: “Credo che le abilità di un allenatore siano di capire la propria squadra, qualche anno fa ero un tormento per loro, tra video e tattica, ora li lascio molto liberi perché mi fido di loro, del senso di responsabilità e appartenenza, del rispetto verso il club e l’allenatore. Non dico che non faccio più nulla, ma che mi defilo un po’ lasciando gestire a loro certi momenti”.

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