Gazzetta – Numeri in crisi: Pioli alla ricerca della ‘Theao’ perduta

By Dario Bombelli -

Theo Hernandez e Rafael Leao sono considerati da molti la migliore combinazione di fascia sinistra di tutta Europa, ma c’è il rischio che la parola “sono” diventi “erano”.

Alla ricerca della ‘Theao’ perduta

La Gazzetta dello Sport parla della premiata ditta “Theao” e pone alcune domande sul duo, che non sembra essere ai suoi soliti alti livelli.

Theo Hernandez e Rafael Leao sono stati per molto tempo l’incubo degli avversari, con giocate sensazionali in velocità, dribbling, sovrapposizioni e variazioni tattiche (soprattutto il vario posizionamento di Theo). Leao era il campione del futuro che cresceva mese dopo mese, Theo era un difensore con numeri quasi da attaccante.

Insomma, erano uno spettacolo, ma ora una copia sbiadita di quella combinazione “Theao” sembra scendere in campo ogni partita. I motivi sono molteplici, e il punto di vista tattico riguarda soprattutto Theo, che non sembra più sfrecciare in campo come faceva con il centrocampo più affollato.

Poi ci sono le “spiegazioni contestuali”: il Milan di quest’anno appare meno feroce, meno affamato, meno organizzato. Certo è ragionevole aspettarsi personalità ed efficacia da giocatori di alto livello con Theo e Rafa, ma è altrettanto vero che la situazione generale della squadra non aiuta.

Numeri e problemi

Ci sono state troppe partite con equivoci tattici, troppe partite in cui è mancata la cattiveria. Il giornale aggiunge che entrambi erano molto, molto vicini alla figura di Paolo Maldini, cosa che non va ignorata.

I segnali in campo dipingono un quadro preoccupante; Theo ha festeggiato senza sorridere dopo il gol contro la Fiorentina, poi Leao ha passato buona parte della partita contro la Salernitana a lamentarsi di tutto. Questi sono solo due esempi, ma ce ne sono altri.

I numeri delle loro quattro stagioni e mezzo dipingono bene il quadro. Theo, ad esempio, è passato da 3,07 tocchi nell’area avversaria nel 2020-21 a 1,96 nella stagione attuale; da 2,17 dribbling completati (2020-21) a 0,85; da 0,61 tiri al bersaglio (2019-20) a 0,35; e da 252,53 metri dribblati nel 2020-21 a 197 nell’anno in corso.

Tuttavia, guardando al numero di volte in cui è stato dribblato in controtendenza, si va in controtendenza: nel primo anno aveva una media di 0,67 a partita, ora è di 0,3. Da questo punto di vista ha imparato a difendere meglio.

Per quanto riguarda Leao, rispetto alla scorsa stagione sono migliori i tocchi in area avversaria (6,42 contro 5,83) e le occasioni create (2,14 contro 1,73), segno che Rafa sta imparando ad attaccare l’area in modo più efficace.

Nonostante questo, i suoi dribbling completati sono scesi da 3,54 (2021-22) a 2,77, i tiri totali da 3,12 (2022-23) a 2,27 e la distanza dribblata da 231,69 (2021-22) a 222,27. Spetta quindi all’allenatore, tra gli altri compiti, trovare il modo di ridare gas a “Theao”.

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