Anche Musah si ferma: a gennaio centrocampo in emergeza. La decisione del club

By Mario Labate -

Sembra essere più problematico del previsto l’infortunio muscolare (affaticamento) che ha colpito Yunus Musah negli scorsi giorni. Il centrocampista americano rischia di tornare a disposizione di Pioli solo dal 2024, periodo nel quale il Milan dovrà prepararsi a fare a meno ancora una volta di Ismael Bennacer, convocato per la Coppa d’Africa.

Il centrocampo del Milan rischia di essere dunque in “sofferenza” nei primi mesi del 2024 a causa, oltre alle già citate assenze di Musah e Bennacer, dell’infortunio dai tempi di recupero potenzialmente molto lunghi di Tommaso Pobega, a rischio operazione. Al contempo l’integrità parziale di Loftus-Cheek e le ultime deludenti prestazioni di Krunic e Adli consiglierebbero ad un intervento semi-necessario sul mercato di gennaio.

Eppure da Casa Milan sembrerebbero altri i settori cerchiati in rosso dalla dirigenza: difesa e attacco in cima alla lista delle aree da rinforzare per il mercato di gennaio a discapito del centrocampo. Le occasioni tuttavia anche per la linea mediana non mancherebbero con diversi giocatori vicini alla scadenza del proprio contratto e che potrebbero partire a costi ridotti nel corso dell’inverno. Vediamo chi sono:

Piotr Zielinski

Il nome più altisonante è quello di Piotr Zielinski, centrocampista polacco del Napoli, che andrà in scadenza di contratto nel 2024. Aurelio de Laurentiis sta lavorando da mesi per cercare di trovare un accordo per il rinnovo ma con il passare dei giorni le chance di un prolungamento tra l’ex Udinese e il club partenopeo appare un miraggio. Proprio per questo motivo Inter e Juventus hanno già avviato i primi cauti contatti con l’entourage del giocatore che tuttavia difficilmente lascerà Napoli a gennaio. La reticenza a vendere di De Laurentiis, per quanto intaccata dal rischio di perderlo a zero a luglio, sarà sicuramente molto alta a meno di offerte superiori intorno ai 15-20 milioni di euro.

Wilfred Ndidi

Un altro profilo potenzialmente “fattibile” per gennaio è quello del nigeriano, ma con passaporto inglese (considerato comunitario dalla Uefa), Wilfred Ndidi in scadenza di contratto con il Leicester. Acquistato per 17 milioni dal Gent per colmare il vuoto lasciato da Kanté, Ndidi ricopre un ruolo di primo piano nella seconda divisione inglese (la Championship) dove con la maglia delle foxies ha totalizzato tra campionato e coppa 21 presenze realizzando 4 gol e 6 assist. A 27 appena compiuti Ndidi rappresenterebbe un’ennesimo innesto di muscolarità e rapidità all’interno del centrocampo di Pioli, una valida alternativa a Musah e Loftus-Cheek, ma l’attuale stipendio da 4 milioni a stagione potrebbe rappresentare un ostacolo per il Diavolo.

Assan Ouédraogo

Uscendo fuori dalla categoria dei centrocampisti in scadenza di contratto Assan Ouédraogo rappresneta un’occasione di mercato a causa della clausola rescissoria da 12 milioni di euro attiva fino a giungo nel suo contratto. Il classe 2006 è uno dei profili più promettenti del calcio tedesco e il Milan lo segue da tempo, tuttavia la decisione della dirigenza di investire gran parte del budget invernale per potenziare difensa e attacco riduce e di molto le possibilità di operare un terzo investimento oneroso per rinforzare la mediana.

La linea della società

Morale della favola ci appare difficile ipotizzare che il Milan possa investire per il centrocampo, settore in cui ha operato 3 acquisti da 20 milioni l’uno in estate, nel mercato di gennaio. Molto più probabilmente invece l’operatività di Moncada e D’Ottavio potrebbe ripercuotersi sul mercato in uscita dove dovrebbe essere bloccata la cessione di Krunic, in odore di Fenerbahce. Pioli e i tifosi rossonero stringeranno i denti fino al termine della stagione con la speranza che i fastidi muscolari diano respiro al Milan e magari che l’Algeria di Bennacer non faccia troppo bene in Coppa d’Africa e che l’ex Empoli possa tornare quanto prima a Milanello.

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