Milan, 4 preoccupazioni e una buona notizia contro l’Atalanta

By Mario Labate -

Nonostante il Milan abbia rincorso per tutta la gara, il match tra rossoneri e Atalanta è stato abbastanza equilibrata nella prima frazione, come prevedibile: i bergamaschi hanno attaccato con rapidità. mentre è spettato al Milan controllare il possesso palla. Tutto sembrava scorrere liscio fino alla prima rete di Lookman, propiziata dalla decisiva deviazione di Fikayo Tomori al 38′ minuto.

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Fortunatamente per i rossoneri, Olivier Giroud ha segnato poco prima dell’intervallo l’1-1 riuscendo subito ad incanalare la gara sui giusti binari. Nella ripresa però è stata ancora la Dea, spinta dall’indomabile Lookman, a bucare l’impresentabile retroguardia rossonera, incapace di difendere con ordine viste le tante assenze.

Dopo il secondo gol bergamasco, gli uomini di Pioli faticano a creare occasioni, ma raggiungono ugualmente l’insperato pareggio con Luka Jovic all’80’. Nei minuti di recupero, però, il capitano rossonero Davide Calabria non dà l’esempio e viene espulso : i minuti finali sono un assedio della Dea che riesce a trovare il gol vittoria con Muriel. Analizziamo insieme i 5 punti critici dei rossoneri visti al Gewiss Stadium.

1. La Calabria non si comporta da capitano

La Calabria ha ricevuto la seconda ammonizione in maniera piuttosto goffa negli ultimi minuti della partita, portando così il Milan in una situazione di svantaggio prima numerico e poi di risultato nel finale contro l’Atalanta. Oltre il danno la beffa, visto che il terzino rossonero non sarà disponibile contro il Monza la prossima settimana, un’assenza che darà non pochi grattacapi a Pioli che ha da diverse settimane gli uomini letteralmente contati dietro

Sebbene il terzo gol sia dovuto a una difesa inadeguata, il fatto che il Milan fosse con un giocatore in meno ha cambiato completamente la dinamica. Un errore da principiante per Calabria, non certo da Capitano.  (CONTINUA DOPO LA FOTO)

2. Chukwueze pessimo

Dopo la sfida del Frosinone, abbiamo parlato delle difficoltà di Samuel Chukwueze nel trovare continuità dopo la prestazione positiva contro il Dortmund. Contro l’Atalanta purtroppo il nigeriano non è riuscito a confermarsi inanellando l’ennesima pessima prestazione. 

Si potrebbe sostenere che tecnicamente Chukwueze abbia trovato continuità, ma nel giocare maschile piuttosto che nell’essere un fattore aggiunto. L’ex Villarreal s ta diventando un vero problema per il Milan, diventando ancora più palese durante questo mese vissuto senza Rafael Leao e con Christian Pulisic dirottato sulla sinistra. Chukwueze ha avuto un bell’approccio alla gara con un paio di giocate tentate nei primi minuti, poi però è stato un vero e proprio fantasma. 

3. Traballante coppia di difensori centrali

Nonostante si sapesse che Theo Hernandez centrale non fosse una garanzia contro l’Atalanta, Pioli avrà almeno sperato che da Tomori si potesse rintracciare quella sicurezza utile a rendere la coppia di centrali il più impenetrabile possibile e invece…

Contro l’Atalanta è stato davvero evidente come Theo Hernandez giocasse in una posizione che non conosce e di come anche la dinamica in coppia con Tomori non fosse stata preparata al meglio. 

I tre gol subiti sono stati errori difensivi collettivi, ma soprattutto nelle prime due marcature bergamasche Theo Hernandez e Tomori risultano posizionati maschili. Errori di posizione e concentrazione che Pioli deve obbligatoriamente sistemare prima della sfida cruciale di Champions League contro il Newcastle.

4. La nota positiva è il doppio centravanti

La nota positiva è che Giroud e Jovic sono riusciti ad andare a referto con un gol a testa. La fatica, rintracciata soprattutto in Champions League, del Milan nel trovare la via del gol sembra essere superata. Jovic, che aveva avuto grossi problemi a inizio stagione, ora sta guadagnando slancio grazie al gol e l’ assist contro il Frosinone e la rete di pregevole fattura messa a segno contro l’Atalanta. 

Giroud è tornato dalla squalifica e ha segnato con un bel colpo di testa il gol del momentaneo 1-1. Insomma, prestazioni promettenti da parte di entrambi e chissà che Pioli non possa decidere di schierarli insieme contro il Newcastle…

5. Milano a corto di idee

Pioli ha tanti alibi da usare e alcuni sono legittimi, come la crisi degli infortuni, ma resta il fatto che alcuni dei vuoi sono arrivati ​​in estate stanno continuando a faticare nel fare la differenza in campo. Problemi che appaiono ancora più grande vista la lunga assenza di Rafael Leao che sembra aver tolto idee al Milan. 

Detto questo però il modo in cui Pioli ha gestito il lungo momento di vissuto dal Milan è sembrato “talebano” con la reiterazione degli stessi schemi e moduli nonostante la moria di interpretati. Scelte di difficile digestione anche per giornali che questa mattina hanno parlato di  “posizionalismo” e non si può che essere d’accordo.

La domanda è: Pioli è un corto di idee? Dovrebbe essere lui l’uomo capace di portare questa squadra al livello successivo? Sarà interessante vedere quale decisione prenderà il Milan dopo la partita contro il Newcastle. 

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