Tra declino e realtà: il Milan e la situazione Krunic

By Dario Bombelli -

Sono stati mesi strani per Rade Krunic, che è passato dall’avere un posto da titolare nella squadra di Stefano Pioli all’essere apparentemente destinato all’uscita.

Alla fine della scorsa stagione c’era qualche dubbio sulla posizione in campo di Krunic in squadra, visto che si era deciso di passare al 4-3-3. Mentre il bosniaco aveva giocato come mezzala, playmaker, ala e persino come falso nove, Pioli aveva in mente qualcosa di diverso.

Il Fenerbahce nel frattempo ha bussato alla porta e ha cercato di usare il connazionale Edin Dzeko per lanciare un’offensiva di charme al fine di ingaggiare il bosniaco, ma il tecnico ha riferito di aver posto il veto all’uscita, mentre la squadra turca non ha mai offerto una somma soddisfacente per far ricredere la dirigenza rossonera.

Pioli ha deciso di mettere l’ex empolese letteralmente al centro dei suoi piani, visto che lo ha fatto diventare il centrocampista difensivo titolare lasciandogli il doppio compito di rompere il gioco in fase di non possesso e di aiutare la costruzione quando è in palla.

L’inizio dei problemi

Un’impresa non da poco per un giocatore che in precedenza aveva avuto un ruolo da comprimario.

La situazione di Krunic si è aggravata, a partire dal fatto che sabato, nella vittoria contro il Frosinone, non è stato nemmeno obbligatorio a scaldarsi ed è rimasto in panchina per tutta la partita.

Il bosniaco, dopo la pausa internazionale, ha giocato sei minuti contro la Fiorentina in campionato e 37 minuti contro il Borussia Dortmund in Champions League. In poche parole, sembra aver perso la centralità nel progetto che aveva a inizio stagione.

Krunic, arrivato al Milan nel 2019 dall’Empoli per 8 milioni di euro, era stato uno dei fedelissimi di Pioli. La scorsa stagione ha collezionato 25 presenze in tutte le competizioni segnando tre gol, ma solo nove di queste partenze sono avvenute in campionato.

Il fatto è che anche le sue migliori uscite come centrocampista difensivo non sono stato niente di che, ma è stato capace di prestazioni disastrose come quella in Champions League a Parigi contro il PSG.

Una mancanza di consistenza che ha lentamente destabilizzato anche le gerarchie di Pioli, che nelle ultime partite ha preferito addirittura Tijjani Reijnders a Krunic, o addirittura il già citato Adli, che sembrava destinato a partire in estate.

Chiamate dalla Turchia

Proprio per questo motivo, le orecchie del Fenerbahce si sono drizzate di nuovo. Il Fenerbahce ha raggiunto un accordo con il giocatore per un contratto da 3,5 milioni di euro netti a stagione e dovrebbe tornare a interessarsi del 31enne, offrendo al Milan una seconda possibilità.

Secondo le ultime indicazioni, il club di Istanbul dovrebbe sborsare circa 10 milioni di euro per ingaggiare Krunic a gennaio, ma ovviamente punterà a sfruttare il fatto che il suo contratto scadrà nell’estate del 2025.

Al momento il suo ruolo al Milan è chiaramente in discussione, soprattutto dopo le recenti decisioni di Pioli di escluderlo dalla formazione titolare, mentre un altro fattore è che le trattative per il rinnovo si stanno rivelando difficili a causa delle elevate richieste da parte del giocatore.

Proprio alla fine della finestra estiva si era saputo che anche il Lione aveva fatto un sondaggio per Krunic e aveva presentato un’offerta di 12-13 milioni di euro, rifiutata in parte perché inferiore alle richieste del Milan, ma soprattutto per la mancanza di tempo per sostituirlo.

Tuttavia, le considerazioni su Krunic ai piani alti di Casa Milan sembrano essere cambiate radicalmente ea gennaio potrebbe terminare il suo periodo di quattro anni e mezzo al club.

Il rimpianto del Milan

Guardando al passato, Giorgio Furlani ei suoi collaboratori potrebbero desiderare di cambiare le cose come sono andate ad agosto. Il centrocampo potrebbe perdere Ismael Bennacer (di nuovo): l’algerino è rientrato dall’infortunio ma è atteso dalla convocazione dell’Algeria per la Coppa d’Africa che inizierà il 13 gennaio.

Un fattore che non può non far riflettere Pioli, che si troverebbe così con un vero e proprio vuoto in cabina di regia, se anche Krunic dovesse essere ceduto. Proprio in questo senso, la cessione di Krunic per 10 milioni di euro costringerà il Milan a reinvestire quanto guadagnato per l’acquisto di un altro centrocampista.

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