Perché non vendere (e sostituire) Krunic è stato un errore del Milan

By Mario Labate -

Il Fenerbahce ripiomba su Rade Krunic, il mediano bosniaco del Milan che in estate era stato a un passo dal passaggio in Turchia. Secondo le ultime voci, la società gialloblù sarebbe pronta a riprovare a gennaio, sfruttando la situazione contrattuale del calciatore, che andrà in scadenza nel 2025 con i rossoneri.

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Krunic, approdato al Milan nel 2019 dall’Empoli per 8 milioni di euro, ha avuto molto spazio nel gruppo di Pioli, che lo ha utilizzato spesso come tuttofare in vari ruoli. Nella passata stagione, il bosniaco ha totalizzato 25 presenze e 3 gol in tutte le competizioni, ma solo 9 da titolare in campionato. Quest’anno, invece, ha disputato varie partite da titolare, sostituendo l’infortunato Bennacer in cabina di regia nel nuovo 4-3-3 impostato dal mister rossonero.

Un rilancio solo parziale per Krunic che, pur avendo trovato molto più spazio in stagione, non ha sempre convinto rendendosi talvolta anche protagonista di prestazioni disastrose come ad esempio quella in Champions a Parigi contro il Psg. Una mancanza di continuità che ha lentamente destabilizzato anche le gerarchie di Pioli che nelle ultime uscite al bosniaco gli ha preferiti Reijnder se non addirittura Adli, non esattamente una prima scelta fino a poche settimane fa.

Il ritorno del Fenerbahce

Ed è proprio per questo motivo che il nuovo ritorno di fiamma del Fenerbahce, che ha già trovato un accordo con il giocatore su un contratto da 3,5 milioni di euro a stagione, potrebbe rappresentare una vera e propria seconda occasione per il Milan. I turchi potrebbero anche spingersi intorno ai 10 milioni di euro per strapparlo ai rossoneri, ma solo se il trasferimento dovrebbe avvenire a gennaio. La società turca, infatti, punta a approfittare del fatto che Krunic nell’estate 2025 sarà in scadenza di contratto e che al momento il suo ruolo al Milan è in evidente discussione soprattutto dopo le recenti decisioni di Pioli di escluderlo dall’undici titolare.

Una discrepanza di circa 2 milioni rispetto all’offerta avanzata in estate dal Fenerbahce (12 milioni), con il Milan che ne chiedeva almeno 14. Le considerazioni su Krunic però nei piani alti di Casa Milan ora sembrano essere cambiate radicalmente con il giocatore che non rappresenta più un elemento di sicura affidabilità e per cui il Diavolo difficilmente avanzerà nuove proposte di rinnovo.

La situazione di Krunic, sembra dunque essersi dipanata con il tempo con il Milan che difficilmente resisterà ancora alle offerte provenienti dalla Turchia. A rendere però ancora difficile la buona riuscita dell’operazione c’è, come spesso avviene in sessioni di intermezzo come quella di gennaio, il gioco degli incastri che il Milan deve ottimizzare prima di lasciare partire il proprio centrocampista.

L’errore del Milan

La mediana infatti tra gennaio e febbraio potrebbe perdere (di nuovo) Ismael Bennacer: l’algerino è tornato dall’infortunio facendo il proprio esordio stagionale contro il Frosinone, ma si è promesso come leader della propria Nazionale in vista della Coppa d’Africa che iniziare a il 13 gennaio.

Un fattore non secondario per Pioli che si ritroverebbe così un vero e proprio vuoto in cabina di regia, qualora anche Krunic dovesse essere ceduto. Proprio in questo senso la cessione di Krunic per 10 milioni obbligherà il Milan a reinvestire quanto guadagnato per l’acquisto di un altro centrocampista, si parla di Ouédraogo per 12 milioni, lasciando così scoperte altre zone sensibili in cui Moncada avrebbe dovuto operare come difesa e attacco.

Gennaio, trovandosi in mezzo alla stagione, non è un ottimo periodo per fare affari e proprio per questo motivo la mancata cessione di Krunic in estate rappresenta un errore compiuto dal Milan che a luglio non avrebbe solo guadagnato di più ma anche avuto tutto il tempo per correre ai ripari.

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