Pioli, il futuro in panchina è a rischio. Le ultime sull’infortunio di Thiaw

By Mario Labate -

La sconfitta subita ieri sera a San Siro contro il Borussia Dortmund ha rianimato gli spettri, finora quasi sopiti, che aleggiavano da tempo sulla testa di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero – già in discussione dopo il pareggio con il Napoli e la sconfitta netta in casa del Psg – aveva incassato la fiducia della dirigenza grazie anche ai nel ritorno contro la squadra di Luis Enrique e la Fiorentina.

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Il brutto stop di ieri sera non è stato frutto del caso ma di una serie di problematiche evidenti e di cui Pioli non ha tutte le colpe. L’assenza pesante di Rafael Leao, la mancanza di degni ricambi a centrocampo e soprattutto l’emergenza difesa diventata dramma dopo l’infortunio di Thiaw sono un misto di sfortuna e scelte sbagliate. Scelte sbagliate in sede di calciomercato e in sede di praparazione atletica, due fattori su cui Pioli ha -come detto – colpe limitata.

Fuori dalla Champions e fuori dal Mondiale

Eppure come in ogni nave che affonda occorre un Capitano da immolare, ma il Milan ancora affondato non è, così come Pioli che però ora tiene solo la testa fuori dal livello del mare. L’eliminazione dalla Champions (e forse dall’Europa) rappresenta un grave passo indietro nel progetto di crescita portato avanti dalla proprietà americana e che rischierebbe di diventare ancora più drammatico qualora il Milan non dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione piazzandosi nelle prime quattro posizioni . Un’eliminazione dalla fase a gironi, inoltre, toglierebbe ogni possibilità ai rossoneri di partecipare al primo Mondiale per club, un torneo targato FIFA e che si disputerà ogni quattro anni, dalla portata mediatica e dai premi economici senza pari: circa 160 milioni di euro in fumo. 

Il Milan non è padrone del suo destino

Tuttavia il destino del Milan non è più nelle mani di Pioli, come di nessun altro rossonero, e aspetterà solo alla voglia di competere del Borussia Dortmund (già qualificato da primo) contro il Psg. Una mancata vittoria dei gialloneri toglierebbe al Milan ogni speranza, a prescindere da quello che sarà il verdetto del campo al St James Park.

Ad aggravare ulteriormente la situazione c’è la posizione in classifica in campionato, terzo posto, insidiata dalla rincorsa di Roma, Atalanta e persino Fiorentina, tutti concorrenti all’assegnazioni delle prime quattro posizioni ea soli sei punti di svantaggio rispetto ai rossoneri. Il calendario del Milan da qui al termine del girone d’andata non sarà dei più difficili ma l’assenza di Giroud (squalificato contro il Frosinone) e soprattutto l’infortunio di Thiaw potrebbe rendere anche l’ostacolo più piccolo una montagna da scalare.

Infortunio Thiaw

Il centrale tedesco si è infatti fermato al termine di uno scatto ad inizio del secondo tempo, problema muscolare ancora una volta, e cambio forzato. Qui il dramma: in panchina non c’è nessun centrale difensivo arruolabile e Pioli, nella gara più importante della sua stagione, è costretto ad inserire Krunic (un trequartista inventato mediano) centrale difensivo. Un problema che rischierà di ripetersi qualora, come si teme, gli esami a cui verrà sottoposto Thiaw dovessero evidenziare un problema che lo terrà lontano per diversi giorni, se non settimane. Ed ecco quindi che la sfida con il Frosinone non sarà più così abbordabile, così come non lo sarà sicuramente il derby lombardo contro l’Atalanta della settimana successiva.

Ed ecco quindi che il livello della mareggiata si alza e anche la barca, con il suo capitano, rischiando di andare ancora più giù.

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