L’Inter è data per favorita da diversi addetti ai lavori tra cui spicca il nome dell’ex tecnico nerazzurro, oggi alla Roma, Jose Mourinho che in un’intervista ha dichiarato come il club meneghino “dovrebbe vincere il campionato con 20 punti di scarto”.
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Tuttavia, sembra difficile ipotizzare un percorso in discesa per la conquista del 20esimo Scudetto nerazzurro, vista anche la situazione economica in cui riversa il club nerazzurro che anche nella passata stagione, culminata con la Finale di Champions, ha registrato una perdita nel bilancio di 85 milioni di euro.
Si tratta di una cifra in calo rispetto ai 140 milioni di euro del 2022 e ai 245,6 milioni di euro – record della Serie A – del 2021, ma viene comunque descritta come una ‘cifra sbalorditiva’ e Horncastle, giornalista del The Athletic, si chiede: “Se sono questi i soldi che l’Inter perde in una stagione straordinaria? Che cosa dovrebbe fare in un anno normale?”.
Lo Scudetto del bilancio
Dall’altro lato il Milan ha nell’ultima stagione, terminata senza titoli vinti, un utile da 6,1 milioni di eura che non include la plusvalenza derivante dalla cessione di Sandro Tonali al Newcastle, per un compenso di circa 70 milioni di euro.
Inter: c’è il rischio crisi nera
I debiti dell’Inter inoltre presto potranno aumentare. A maggio infatti una delle società di comodo con sede in Lussemburgo, utilizzata per controllare l’Inter (Grand Tower), dovrà rimborsare un prestito ricevuto nel 2021 dalla società di gestione patrimoniale Oaktree Capital. Un prestito che i nerazzurri hanno stipulato durante il Covid-19 ma che presente dei tassi di intesse spaventosi (12%) che porterà l’importo dovuto a 329 milioni di euro.
Horncastle scrive che “il tempo a disposizione dell’Inter per la fornitura di ossigeno è quasi scaduto e il prestito deve essere rimborsato o rifinanziato, altrimenti Oaktree potrà trasformare il debito insoluto in azioni e rientrarne in possesso”. Un po’ come accaduto tra Elliott e Yonghong Li in passato al Milan.
Poco dopo quel prestito, il padre di Zhang si è dimesso dalla carica di presidente di Suning e ha perso il controllo della società a seguito di un piano di salvataggio guidato dal governo. Il suo patrimonio netto è sceso da 8,4 miliardi di dollari nel 2020 a 345 milioni di dollari, secondo l’indice Bloomberg Billionaires.
Le diverse gestioni di Cardinale e Zhang Jindong
L’ultima visita di Zhang Jindong a Milano risale a quattro anni fa, prima del lockdown, mentre l’articolo rileva che Gerry Cardinale è una presenza costante in Italia. Il presidente del Milan, ad esempio, era a San Siro per assistere alla vittoria in Champions League sul Paris Saint-Germain – la sua quarta partita stagionale.
Questa mancanza di presenza in Italia e l’incertezza sulle finanze dell’Inter hanno fatto raffreddare l’idea di un progetto comune dello stadio, così come il fatto che San Siro è ora un edificio storico e non può essere parzialmente demolito come prevedevano i piani della “Cattedrale”.
La questione stadio
Già nel 2021 il sindaco di Milano Beppe Sala parlò dello stadio e usò l’interessante frase “Finché non sarà chiarito il destino dell’Inter” e aggiunse “Non posso affidare un quartiere della città, per un periodo così lungo, a società la cui futura proprietà non è sicuro”.
Il Milan ora procede da solo fuori dai confini della città, nel quartiere di San Donato e l’amministratore delegato del club, Giorgio Furlani, spera che lo stadio del Milan sia pronto entro cinque anni.
Zhang sotto esame dalla CCBA
Nel frattempo Zhang è sotto esame. Secondo quanto affermato dal The Athletic il team legale della Certificazione di Capacità in Analisi Aziendale (CCBA) afferma che il Patron nerazzurro non possiede alcuna proprietà o immobile in Cina o in Italia, né riceve ufficialmente uno stipendio. Tuttavia sui social media Zhang mette in mostra auto di lusso e orologi in suo possesso per un valore ipotizzato di quasi 10 milioni di dollari. Pertanto, il team legale della CCBA sospetta che “Zhang apparentemente nasconde i suoi beni attraverso società di comodo e altri prestanome”.
Inter, le ipotesi sulla cessione
Alla vigilia della finale di Champions League, Zhang aveva detto che “l’intenzione è di rinegoziare il prestito” con Oaktree. Le voci sulla vendita dell’Inter, infatti, vengono regolarmente smentite ma la Raine – la banca che ha venduto il Chelsea e che sta supervisionando la cessione di una quota del Manchester United – avrebbe il mandato di trovare un acquirente per l’Inter e lo fa da più di un anno.
Zhang sa che potrebbe perdere il club in un recupero da parte di Oaktree, dovrebbe come ovvio preferire una cessione, ma difficilmente potrebbe ottenere gli 1,2 miliardi di euro incassati da Elliott per la cessione del Milan in favore di Red Bird, per una serie di ragioni diverse.
Perché l’Inter vale meno del Milan
Innanzitutto, nonostante le uscite di giocatori come Samir Handanovic ed Edin Dzeko, l’età media dei giocatori presenti nella rosa dell’Inter è di 29,8 anni, nettamente superiore a quella dei rossoneri. Simome Inzaghi ha 10 giocatori di età pari o superiore a 30 anni, cinque dei quali titolari, quindi saranno necessari grandi investimenti per ringiovanire.
Costruire un nuovo stadio è più costoso nell’attuale clima economico e resta il dubbio su dove l’Inter lo costruirà, con Rozzano come luogo pubblicizzato.
Poi c’è il carico debitorio del club. Hanno rifinanziato un’obbligazione da 415 milioni di euro con un tasso di interesse annuo del 6,75%, il che significa che le passività totali sono molte da assumersi per qualsiasi potenziale nuovo acquirente. Se Zhang non è in grado di vendere, rifinanziare o rimborsare il denaro, Oaktree può far valere il debito e subentrare.
Situazione simile vissuta anche dal Milan con Yonghong Li
L’ipotesi di un subentro di Oaktree nel caso di mancato rimborso del debito da parte di Zhang, non sarebbe troppo dissimile da quello che ha fatto Elliott Management con il Milan nel 2018 e ha dimostrato che un fondo di private equity può effettivamente dare una svolta a una squadra di calcio. L’articolo pubblicato dal The Athletic termina così: “Per ora l’Inter resta in mano a Suning. La domanda è: per quanto ancora? Il 20 maggio 2024 è la scadenza del prestito Oaktree. L’orologio sta ticchettando.”