Samuel Chukwueze è forse l’acquisto più sottovalutato del Milan nonché il più costoso della sessione estiva del club rossonero. L’esterno offensivo nigeriano, classe 1999, arrivato dal Villarreal per una cifra tra i 25 ei 28 milioni di euro, bonus compresi, ha firmato un contratto fino al 2028, segno che Moncada ha visto in lui un elemento valido per il presente ma anche il futuro del Diavolo. Un talento di livello internazionale, capace di fare la differenza con la sua velocità, la sua tecnica e la sua fantasia sia nella Liga che in Champions League dove è arrivato a giocare addirittura la semifinale con il Liverpool nel 2022.
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Chukwueze ha iniziato la sua carriera nella Diamond Football Academy, in Nigeria, dove si è messo in mostra per le sue doti offensive. Nel 2017 è stato acquistato dal Villarreal, che lo ha fatto crescere nelle sue giovanili e lo ha lanciato in prima squadra nella stagione 2018-2019. Da allora, Chukwueze ha collezionato 207 presenze e 37 gol con la maglia del sottomarino giallo, vincendo anche l’Europa League nella stagione 2020/21.
Qualità unica: l’imprevedibile Chukwueze
Chukwueze è un esterno destro di piede sinistro, che ama partire largo e accentrarsi per cercare la conclusione o il passaggio. Può giocare anche a sinistra o come seconda punta, sfruttando la sua duttilità e la sua capacità di adattarsi a diversi ruoli e schemi. È un giocatore imprevedibile, che sa saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Ha una buona visione di gioco e un ottimo tiro, sia da fermo che in corsa. Inoltre, ha una grande personalità e una forte determinazione, che lo rendono un leader in campo e nello spogliatoio.
Inizio anonimo
Tutte qualità che però Chukwueze non ha avuto infortuni modo di mostrare da quando è arrivato al Milan, complici alcuni e l’ottimo inizio di stagione disputato da Christian Pulisic che si è subito preso la titolarità della corsia di destra. Nonostante la sua duttilità e l’abilità unica nel saltare l’uomo con facilità, Chukwueze è fin qui apparso impacciato e poco coinvolto soprattutto dai compagni di reparto che spesso con lui in campo hanno preferito sviluppare il gioco sulla corsia mancina gestita da Rafael Leao.
Ci siamo dimenticati chi era Chukwueze?
Eppure Chuku, così era soprannominato in Spagna, non è solo un giovane di prospettiva ma un profilo con già esperienza internazionale avendo debuttato nel 2018, a soli 19 anni, con la maglia della sua Nazionale partecipando successivamente alla Coppa d’Africa 2019, dove ha ha segnato un gol e si è guadagnato il premio come miglior giovane del torneo. La sua crescita è stata poi confermata con il Villarreal dove è stato il giocatore con la maggior percentuale di dribbling riusciti delle ultime 5 stagioni dietro solo a due mostri sacri come Vinicius e Lionel Messi.
La sua prima annata al Milan è stata fino a questo momento deludente con appena 288 minuti disputati sotto la guida di Pioli che in più di un’occasione gli ha preferito l’esperienza di Pulisic, ora sensibilmente calato di rendimento dopo l’exploit delle prime tre giornate di campionato. L’infortunio al bicipite dello scorso ottobre ha escluso la presenza in campo di Chukwueze per circa due settimane ritrovandolo solo nell’ultima sfida pareggiata contro il Lecce in cui il nigeriano ha disputato 79 minuti confezionando il suo primo e unico assist in rossonero. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
L’assist “sottovalutato” a Reijnders
Il deludente risultato in Salento ha ovviamente macchiato la prestazione dell’ex Villarrel ma anche di tutto il Milan che si è visto recuperare due reti dai padroni di casa nel giro di pochi minuti. Eppure in quella occasione la scintilla di Chukwueze al Milan si è vista forse per la prima volta con l’intuizione che ha permesso a Tijjani Reijnders di realizzare il momentaneo 2-0 rossonero con un difficilissimo passaggio filtrante a liberare la corsa dell’olandese superando la seconda linea di pressione dei padroni di casa.
La stagione di Chukwueze al Milan non può di certo dirsi riscattata dall’assist fornito contro il Lecce ma potrebbe rappresentare la prima pietra su cui il nigeriano potrà basare il proprio destino in rossonero, la prima nota lieta di uno spartito tutto da scrivere.