Questione Jovic, sono anni che il Milan rinvia l’acquisto di un centravanti

By Marco Rizzo -

I tifosi a San Siro hanno fischiato Jovic. A casa gli altri lo hanno criticato sui social con commenti non sempre educati. Eppure l’ex Fiorentina è arrivato al Milan dopo un periodo negativo, con numeri di certo non da campione di primo livello.

I tifosi a San Siro hanno fischiato Jovic. A casa gli altri lo hanno criticato sui social con commenti non sempre educati. Eppure l’ex Fiorentina è arrivato al Milan dopo un periodo negativo, con numeri di certo non da campione di primo livello. Dopo anni di prestiti e cambiamenti il ragazzo ha strappato una stagione in rossonero, sperando di rilanciarsi sotto la guida di Pioli.

L’annata di certo non lo aiuta, perché la squadra sta attraversando un periodo di crisi e il gioco è poco efficiente. Semmai la valutazione andrebbe fatta sul mercato, inadeguato per un club che punta a vincere lo scudetto e a fare bene in Champions League.

Tra svincolati e prestiti

Se andiamo indietro nel tempo, osserviamo come l’acquisto di un centravanti di livello sia sempre stato rimandato. Ci si è affidati ai miracoli anagrafici di giocatori arrivati a parametro zero, vedi Giroud e Ibrahimovic (che sono andati ben oltre le aspettative, vista l’età e gli infortuni), oppure a calciatori a costo zero non di prima fascia. In questo senso si pensi ai vari Jovic, Mandzukic e Higuain a fine carriera, o giovanissimi come Lazetic e Colombo. Fuori dall’analisi rimangono fuori Okafor, Leao e Rebic per ovvi motivi tattici, dato che qualsiasi tipo forzato di adattamento da vero attaccante – e non potrebbe essere altrimenti per caratteristiche tecniche – non ha dato grandi risultati.

L’ultimo vero investimento del Milan per un centravanti di prospettiva ci collega addirittura a Piatek. Vedremo se RedBird aprirà il portafogli per un bomber che possa colmare alcune delle lacune della rosa rossonera.

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