Inter e Milan a confronto: l’Inter difende in undici, nel Milan solo in 5

By Mario Labate -

La Gazzetta dello Sport (vedi sotto) ricorda che sono passati 20 anni da quando le squadre milanesi hanno accumulato così tanti punti (27) dopo 5 giornate. Confrontando i reparti delle due squadra proviamo a comprendere il perché del successo delle due compagini meneghine:

Il centrocampo dell’Inter

Il centrocampo dell’Inter è il fulcro della sua forza, il centro del suo potere, soprattutto da quando Hakan Calhanoglu si è sublimato da trequartista a regista. Simone Inzaghi ha saputo mettere il turco a proprio agio affiancandogli l’intelligenza tecnica e tattica di Mkhitaryan.

Quanto manchi il reparto senza la guida del turco sembrava chiaro contro la Real Sociedad. L’arrivo di un giocatore come Frattesi – che può dare tregua a Barella – ha aumentato la pericolosità del settore e la frequenza delle rotazioni di Simone Inzaghi.

I numeri parlano chiaro: Inter è infatti la prima nei gol fatti con 14 (Milan 10), nei tiri con 97 (Milan 53) e negli assist, 11 (Milan 7).

Il centrocampo del Milan

Quella di Inzaghi è una macchina che gira a tutto motore, ma Stefano Pioli può ritenersi soddisfatto anche dell’apporto dei suoi centrocampisti. Reijnders ha mostrato subito tecnica, intelligenza tattica e una duttilità molto olandese. Ruben Loftus-Cheek ha portato stazza e personalità. Musah sta crescendo.

Quando Chukwueze sarà ai livelli di quello visto nella Liga saprà fornire una valida alternativa sulla corsia opposta a quella di Leao. Il Milan ha ampi margini di crescita, anche nella gestione della palla.

I terzini dell’Inter

Dumfries è partito alla grande (2 assist, un gol) mentre Dimarco si attesta a 3 assist e un gol. Ad oggi numeri migliori rispetto a quelli dei cugini.

I terzini del Milan

I terzini rossoneri devono migliorare la condizione e fornire più passaggi vincenti agli attaccanti, visto che per ora hanno raccolto un solo assist (di Calabria). Lo spiega anche la media della valutazione: Calabria 5,87, Theo 6,25, Dimarco 6,62, Dumfries 6,75.

Difese a confronto

Meglio la difesa di Inzaghi, con un solo gol subito, sette in meno rispetto a un anno fa. La squadra di Pioli ne ha subiti sette – due in più rispetto a un anno fa – ma il numero è influenzato dalla sconfitta patita nel derby, quando i rossoneri hanno pagato le assenze di Tomori e Kalulu oltre alla giornata storta di Thiaw.

Anche l’apporto difensivo degli altri reparti ha fatto la differenza, in quanto a palloni recuperati infatti i nerazzurri contano Calhanoglu 12, Mkhitaryan 11; i rossoneri solo Loftus-Cheek 3 e Reijnders 2. La diga del Milan è quasi esclusivamente a pannaggio di Krunic: 11 palloni rubati e 6 intercettazioni come Calha.

Pertanto, il sottovalutato Krunic mancherà molto per mantenere gli equilibri e in questo mese di stop forzato per il bosniaco, Pioli dovrà saper attentamente scegliere come sostituirlo. In fase difensiva l’Inter ha potuto contare anche sul lavoro sporco di Thuram e Lautaro (cinque intercettazioni), mentre Leao e Giroud sono ancora a quota zero.

Gli attacchi a confronto

I due giocatori con la migliore media voto del campionato sono i due attaccanti dell’Inter: Lautaro (7,5) e Thuram (7,25). L’argentino è il capocannoniere (cinque reti), mentre il francese ne ha segnati uno e due assist.

Anche Giroud è partito bene con quattro gol e tre assist. Quando però il gioco si fa duro e l’avversario è capace di difendere con ordine il Diavolo fatica a segnare come dimostrano le partite contro Inter e Newcastle.

Pioli, che non ha una figura tipo Thuram a causa di un ‘mercato imperfetto’, deve sperare che Okafor e Jovic crescano e che il talento di Leao (tre gol nelle ultime tre gare di campionato) non si spenga mai.

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