Il mercato estivo del Milan è stato scoppiettante, ma non è riuscito a migliorare un reparto importante come la difesa.
Milan: problema in difesa
Le grandi partite servono a fornire una cartina tornasole sul livello complessivo di una squadra e – anche – sulle ambizioni che quest’ultima può porsi dinanzi a lei. L’umiliazione subita ieri dal Milan nel derby contro l’Inter, tra le altre cose, ha evidenziato un grosso problema in difesa.
L’assenza di Tomori e Kalulu è un fattore da considerare nel tracollo difensivo, specialmente per le dinamiche con cui si sono concretizzati i gol nerazzurri. Al di là di questo però Pioli non può comunque dormire sonni tranquilli.
La prestazione di Thiaw ha dato una panoramica istantanea su quello che è il suo livello: ottime speranze, ma ancora tante lacune, sia sotto il punto di vista tecnico/tattico che su quello caratteriale. Il Milan ha deciso di puntare su di lui come titolare ed è una scelta coraggiosa e “affascinante”, ma la maturità calcistica è ancora lontana e il percorso di crescita ancora lungo.
Kjaer è un punto di riferimento nello spogliatoio, una voce carismatica e anche necessaria all’interno di un gruppo giovane e nuovo come quello rossonero. Ma l’età si fa sentire e la mobilità è sempre più ridotta: la differenza di passo con Lautaro e Thuram è stata impietosa. Non può essere un punto di riferimento.
Calabria spicca per etica del lavoro e disciplina, ma sulla fascia non è una garanzia, né in attacco né in difesa. Sulla destra il Milan ha un problema e ne è consapevole. A sinistra c’è Theo, che è un talento cristallino e questo nessuno può metterlo in discussione. Qualcosa da ridire potrebbe esserci sulla tenuta mentale del francese, che spesso negli appuntamenti importanti – come i derby – cede psicologicamente e si lascia andare a ingenuità evitabili (vedi il fallo da rigore).
Tomori è stato confermato titolare davanti a Maignan, ma già dall’avvio di questa stagione ha scoperto le sue solite lacune: amnesie difensive e un problema con l’aggressività fuori controllo, costatogli il cartellino rosso contro la Roma. Kalulu è stato probabilmente disorientato dai cambi di ruolo ed è finito indietro nelle gerarchie di Pioli.