Krunic e altri dieci: il ruolo del giocatore più intelligente secondo Stefano Pioli

La Gazzetta dello Sport  ricorda come a Christian Pulisic è stato chiesto chi fosse il giocatore più intelligente della squadra durante un’intervista pre-derby con la rosea, e la sua risposta è stata: “Rade Krunic”.

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Parole che probabilmente hanno trovato l’approvazione anche di Stefano Pioli che proprio al bosniaco ha ritagliato il ruolo di cervello pulsante della propria squadra. Krunic in questo Milan sta diventando passo dopo passo un personaggio di culto e anche se non è il migliore con la palla tra i piedi, né il più eccentrico o presente sui social, è un ingranaggio silenzioso ma efficace.

Aiuta la squadra con tante piccole giocate. Con il suo movimento intelligente chiude le corsie di passaggio, cosa che Pioli nota, mentre è spesso ordinato ed efficiente nel possesso palla lasciando che la creatività e il dinamismo siano di chi gioca più avanti.

Trattenerlo in rosa

Nei colloqui frequenti avuti con Furlani e Moncada in estate, Pioli ha ribadito fermamente l’intenzione di trattenere Krunic vista anche l’assenza prolungata di Ismael Bennacer ed è stato accontentato nonosante le offerte di Fenerbahce e Lione. Pioli infatti stava testando da settimane il centrocampo concepito a inizio estate: Ruben Loftus-Cheek sul centrodestra, Tijjani Reijnders sul centrosinistra, Krunic al centro.

Il paragone a distanza con Hakan Calhanoglu è proibitivo ma curioso. La posizione è la stessa, la funzione certamente no. Krunic non è un trequartista – semmai Reijnders è il trequartista del Milan – e ha compiti prevalentemente difensivi.

Invece il bosniaco è un grande equilibratore. Ha chiuso la stagione 2022-23 da trequartista, un anno e mezzo dopo gioca 30 metri più indietro e gli sta bene così. Lo stesso Krunic pensa che questa sia la posizione migliore in cui può giocare.

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Garanzia di copertura

In fase difensiva Pioli gli chiede di leggere le situazioni, di non sbilanciare la squadra e di risolvere i problemi. Contro il Torino Krunic ha osservato da vicino Vlasic e gli ha reso la serata molto più difficile. Ha anestetizzato il loro trequartista chiave.

Quando il Milan ha la palla, però, Krunic è uno dei cinque giocatori con compiti di costruzione. A volte si infila tra i difensori centrali, a volte sale più in alto, gioca quasi sempre con due tocchi e finora non ha commesso errori gravi.

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