Il club rossonero ha annunciato lo studio architettonico che si occuperà del design del suo nuovo impianto a San Donato, un’area a sud-est di Milano. Si tratta di Manica, lo studio numero 1 al mondo, diretto da Tim Romani, fondatore di CAA Icon. Il Milan vuole costruire uno stadio all’americana, da usare tutto l’anno e che possa ospitare ogni genere di evento.
Leggi anche: Milan con l’allarme in difesa: Pioli valuta le alternative
Come sarà strutturato
La capienza sarà di 70mila spettatori, divisi in due anelli, con i maxischermi più grandi d’Italia. La struttura esterna avrà una forma caratteristica, in armonia con la città. Davanti all’ingresso principale ci sarà una piazza enorme, grande quanto Piazza Duomo, con ristoranti, bar e locali dove poter celebrare le vittorie future.
Leggi anche: Emergenza difesa Milan nel derby: out Kalulu e Tomori
L’inizio dei lavori
L’inizio dei lavori è previsto per la fine del 2025, con l’obiettivo di giocare nel nuovo impianto nel 2028 e nel 2029. Il costo stimato è di circa 600 milioni di euro, che il Milan intende coprire con sponsorizzazioni e partnership strategiche. Il nuovo stadio sarà anche il centro di un distretto legato a sport e tempo libero, che includerà uno store, un museo e altre attrazioni.
Leggi anche: Gazzetta, Il nuovo stadio all’americana del Milan: 70.000 posti e maxischermi più grandi d’Italia
Progetto San Donato audace e innovativo
Il progetto del nuovo stadio del Milan a San Donato è audace e innovativo, e rappresenta la volontà del club di crescere e competere a livello internazionale. Il presidente Paolo Scaroni ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di questo progetto, che porterà benefici alla città, ai tifosi e alla squadra”.