Il Milan nella prossima settimana affronterà l’altra capolista, a pari punti, Inter in un derby tutto da vivere. Possibile forfait per Giroud fermatosi per un problema alla caviglia nel corso della gara tra Francia e Irlanda andata in scena ieri sera. Chi lo sostituirà tra Okafor e Jovic?
Restano ancora da chiarire le condizioni di Olivier Giroud che oggi si sottoporrà a nuovi esami per comprendere il reale stato della sua caviglia sinistra. Nel caso di forfati per l’attaccante francese saranno due, o forse tre, le alternative sul tavolo di Stefano Pioli.
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Noah Okafor
La prima vede Noah Okafor, arrivato in estate dal Salisburgo, aggiudicarsi il ruolo di centravanti nel derby: un attaccante dalle caratteristiche fisiche e tecniche diverse rispetto al francese ma che permetterà al Milan di togliere punti di riferimento alla retroguardia nerazzurra. Okafor darebbe velocità e dribbling al centro dell’attacco di Pioli che contro il roccioso e lento terzetto di difensori di Simone Inzaghi potrebbe optare per questa soluzione.
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Luka Jovic
L’attaccante è arrivato dalla Fiorentina solo nell’ultimo giorno di mercato e, a differenza di Okafor, ha preso parte solo a pochi allenamenti con il resto del gruppo. Tuttavia Jovic è per caratteristiche l’attaccante in rosa più simile a Giroud. Forte di testa, potente fisicamente e abile nell’area piccola. Un alternativa che non snaturerebbe il modo di giocare del Milan ma che lascia diverse incognite soprattutto per quanto concerne l’affiatamento con i nuovi compagni.
Pulisic falso nove
Un’altra ipotesi non così remota è l’utilizzo di Pulisic, sempre titolare nelle prime tre uscite, al centro dell’attacco. L’estermo americano ha dimostrato di star vivendo un momento d’oro al Milan e difficilmente verrà tenuto fuori, al contempo però il rientro anticipato di Chukwueze, tra i primi a tornare a Milanello dopo l’impegno con la Nazionale, potrebbe spingere per una sua candidature sulla fascia di destra. In quel caso sarebbe proprio Pulisic a prendere il posto di Giroud al centro dell’attacco, una scelta che – come per Okafor – toglierebbe punti di riferimento all’Inter garantendo però una conoscenza tra i compagni di reparto di gran lunga maggiore rispetto a quella garantita dallo svizzero.
