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Inter-Milan “tiramolla” per la seconda stella: chi è più vicino?

La Gazzetta dello Sport  scrive questa mattina della battaglia per la seconda stella tra Inter e Milan. Entrambe le compagini meneghine hanno 19 scudetti e il derby del sabato dopo la sosta – se non finirà in parità – darà una prima indicazione su chi sia la favorita per il titolo.

L’eventuale vincitore arriverà a toccare quattro vittorie su quattro, 12 punti su 12, e – senza dimenticare anche i campioni in carica del Napoli e Juve – diventerà automaticamente il favorito per la corsa scudetto.

Simone Inzaghi alla sua terza stagione con l’Inter sente una certa pressione: non ha ancora vinto lo scudetto, né con l’Inter né con la Lazio. Stefano Pioli lo ha fatto nel 2022.

Perché Inzaghi non ha vinto lo Scudetto

Inzaghi non ha ancora vinto lo scudetto ma la sua Inter – nel biennio 2021-23 – ha registrato numeri pari o migliori del Milan in Serie A. I dati vanno interpretati contestualmente, ma dicono quanto il lavoro del tecnico piacentino sia stato di spessore.

I dati sulla differenza reti, ad esempio, la dicono lunga: l’Inter è a +81 nel biennio citato, con il Milan a +59. I nerazzurri hanno segnato 155 contro contro le 133 dei rossoneri, mentre i gol subiti sono pari, 74 ciascuno.

I derby delle semifinali di Champions League hanno visto l’Inter esercitare la sua eccessiva potenza fisico-tecnica. Allora perché Inzaghi non ha vinto lo scudetto e Pioli sì?

Alla sua prima stagione all’Inter, Inzaghi aveva lo scudetto in mano. Il derby del 5 febbraio 2022 è stato la svolta, visto che una vittoria dei nerazzurri o addirittura un pareggio avrebbero tenuto a bada gli uomini di Pioli, ma la doppietta di Olivier Giroud ha ribaltato tutto.

La sconfitta di Bologna

La sconfitta dell’Inter a Bologna finì per essere il vero momento della svolta e il Milan vinse il campionato grazie al suo impeccabile ruolino di marcia nelle ultime sei partite, vincendole tutte e subendo solo una rete.

Che l’Inter abbia buttato via quel titolo è opinione abbastanza diffusa ed è difficile contestarlo. Cosa diversa rispetto alla passata stagione dominata dall’inizio alla fine dal Napoli.

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