5 sfide da Derby: velocità, precedenti, forza, corsa e trofei. Ecco chi vince

By Mario Labate -

L’edizione di questa mattina de La Gazzetta dello Sport suddivide il derby in cinque diverse categorie che forniscono spunti di riflessione interessanti in vista della partita della prossima settimana.

La velocità

Una storia tutta francese quella tra Theo Hernandez e Marcus Thuram. Vince il terzino rossonero, che in questi primi tre turni di Serie A ha raggiunto la velocità massima di 35,24 chilometri orari, contro i 34,16 di Thuram.

Quest’ultimo è il più veloce della sua squadra, davanti a Dumfries (33,68 km/h) e Mkhitaryan (33,53 km/h), ma finisce comunque dietro all’altro grande velocista del derby visto che Rafael Leao ha toccato i 34,88 km/h. Dietro di lui, sul podio dei più veloci nella rosa di Pioli, c’è Calabria a 33,52km/h. Dimarco, invece, spinge a 32,27km/h.

Per ora nella lista dei velocisti manca Samuel Chukwueze. Il nigeriano è stato tra i più veloci della Liga – ha toccato i 34,58 km/h, come Vinicius del Real – ma in rossonero è a 32,76 perché è entrato dalla panchina. Christian Pulisic nel frattempo ha toccato i 33,33 km/h.

Precedenti

Il signore dei derby è Lautaro Martinez: ne ha vinti 9 su 14, spesso decisivi. Ha segnato nel 3-0 della Supercoppa della scorsa stagione, ha segnato il gol della vittoria nell’1-0 di ritorno in campionato e nella semifinale di ritorno della Champions League.

Ha segnato contro il Milan nella prima delle 14 partite giocate contro i rossoneri il 17 marzo 2019 (3-2 per l’Inter). Il suo palmares si completa con due pareggi e tre sconfitte, ma i tifosi nerazzurri sanno bene che quando il Toro segna nel derby è quasi sempre vittoria.

Davide Calabria, capitano rossonero e veterano dei derby, è il milanista che ha battuto più volte l’Inter, ma il paragone con il capitano nerazzurro non regge, visto che il rossonero è a sole quattro vittorie, quattro pareggi e ben otto sconfitte.

Calhanoglu è il giocatore che ha giocato più derby in assoluto (17) ma ne ha vinti comunque meno di Lautaro. I suoi successi in nerazzurro superano comunque quelli in rossonero, cinque a due.

Muscoli e centimetri

L’Inter di Inzaghi è una squadra che fa della fisicità un’arma letale per sopraffare gli avversari, ha salutato Dzeko e Lukaku ma ha accolto Thuram, che con 192 cm e 90 kg riempirà l’area con il suo fisico.

Arnautovic, che dovrebbe partire dalla panchina, ha la stessa altezza del francese, pesando qualche chilo in meno (83). Olivier Giroud, 193 cm e 91 kg, supera Thuram di un chilo e un centimetro. Il derby muscolare finisce praticamente in parità.

A livello individuale e di squadra, il mercato estivo ha ricalibrato il peso della rosa di Pioli correggendo un difetto strutturale che il Milan aveva subito nelle partite contro l’Inter della scorsa stagione: la fisicità soprattutto a centrocampo.

I rinforzi di quest’estate hanno aggiunto massa tra centrocampo e attacco, da Loftus-Cheek (191 cm e 88 kg) a Okafor (185 cm e 85 kg). La sfida tra Dumfries (1,88 m di altezza, 80 kg di peso) e Theo (1,84 m e 81 kg) è anche una questione di muscoli.

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Corsa e resistenza

Tijjani Reijnders non si ferma mai. La scorsa stagione, quando ha giocato in Eredivisie con l’AZ Alkmaar, non ha perso una partita giocando in 54 partite su 54 in tutte le competizioni.

Reijnders ha giocato tutte le partite da titolare ed è stato escluso solo sei volte: tra i centrocampisti che nel 2022-23 hanno preso parte a tutte le partite nei 10 principali campionati europei, è stato il giocatore che ha giocato per più tempo con una media di 89,65 minuti a partita.

Al Milan Tijjani si conferma uno specialista della resistenza perché è sempre in campo dal primo all’ultimo minuto contro Bologna, Torino e Roma, con una media di 12,515 km percorsi a partita. Solo Haas dell’Empoli e Ramadani del Lecce corrono più di lui in Serie A. Se l’olandese del Milan è il maratoneta del derby, la risposta dell’Inter è Hakan Calhanoglu con 11,944km di media percorsa (11esimo tra i giocatori di Serie A).

Mkhitaryan e Krunic, gli altri Duracell nel derby che operano in mezzo al campo, sono a distanze simili: 11,8 km a partita coperta.

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Trofei

Il prossimo derby vedrà la partecipazione di oltre 170 trofei, ovvero quelli vinti individualmente dai giocatori di Inter e Milan nel corso della loro carriera con i club.

Chi ne vanta di più? Henrikh Mkhitaryan vince in maniera schiacciante: 22 trofei sparsi praticamente ovunque abbia giocato. Il suo palmares spazia dai quattro campionati armeni con il Pyunik ai tre titoli ucraini con lo Shakhtar, dall’Europa League vinta con il Manchester United alla Conference League con la Roma.

In nerazzurro Mkhitaryan ha aggiunto Coppa Italia e Supercoppa ed è andato vicino alla vittoria della Champions League, ma manca lo scudetto.

Giroud ha 11 titoli compresa la Champions League con il Chelsea (alzata al cielo insieme all’altro rossonero Pulisic), mentre ha vinto lo scudetto al primo tentativo con il Milan, e ha vinto un Mondiale con la sua Nazionale come Lautaro.

Ma il giocatore più vincente a Milanello è… il suo vice: Luka Jovic ha 12 coppe che brillano nella sua bacheca, tra cui Champions League e La Liga con il Real Madrid, e scudetti e Coppe del Portogallo con il Benfica. A Madrid e Lisbona il serbo si è visto raramente, ma è riuscito comunque a vincere.

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