De Ketelaere è già un rimpianto? Per il Milan no. Il motivo

By Mario Labate -

Esordio coi fiocchi per Charles De Ketelaere con la maglia dell’Atalanta: il fantasista belga ha trovato la sua prima rete in Serie A (alla trentatreesima presenza) colpendo anche una traversa nella sfida vinta dalla Dea a Reggio Emilia in casa del Sassuolo.

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Già un rimpianto?

In tanti hanno già parlato di rimpianto per il Diavolo che, lo ricordiamo, si è liberato di Charles De Ketelaere lasciando il suo destino totalmente in mano all’Atalanta cedendolo con la formula del prestito con diritto di riscatto senza alcuna recompra.

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Scelta obbligata

Una scelta obbligata da parte di Moncada e Furlani per finalizzare l’operazione con l’Atalanta al fine di rientrare almeno parzialmente dalla spesa fatta la scorsa estate sotto la gestione Maldini e Massara che per acquistare De Ketelaere dal Bruges hanno sborsato ben 35 milioni di euro.

La chiacchierata con Pioli

La scorsa deludentissima annata vissuta da De Ketelaere in rossonero è stato l’ovvio movente della sua prematura partenza, ma non il solo: Charles ha vissuto un periodo difficile a Milano non integrandosi mai pienamente all’interno dello spogliatoio a causa della pressione mentale percepita nel corso della sua intera avventura al Milan. Un peso troppo grande per le spalle (ancora) strette dell’ex Bruges che negli ultimi colloqui con Pioli ha espresso il desiderio di cambiare aria per poter ritrovare, prima di tutto, se stesso.

Effetto domino

Da lì l’effetto domino che ha spinto il tecnico rossonero a costruire un Milan diverso che non prevedesse più il ruolo di trequartista (da lì anche la partenza di Brahim Diaz) passando ad un più “coperto” 4-3-3 che ha portato al Milan tre mezzali di assoluto livello come Reijnders, Loftus-Cheek e Musah. Dall’altro lato i continui colloqui tra De Ketelaere e Gasperini sono stati una manna per il giovane belga che si è trovato sin da subito perfettamente integrato nello scacchiere nerazzurro, all’interno di un ambiente dalla pressione mediatica e l’ambizione minore rispetto a quello rossonero. La verità dunque è che De Ketelaere per il Milan non sarà mai un rimpianto: perché quello visto e che (forse) vedremo all’Atalanta a Milanello non c’è mai stato e non ci sarebbe mai potuto essere.

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