Ora il Milan parla inglese: il mercato cambia lo spogliatoio, belgi verso l’addio

Nella scorsa stagione la lingua principale al Milan era il francese. Un vera e proprio colonia di francofoni aveva aiutato i nuovi arrivati ad ambientarsi anche grazie alla lingua comune. Il mercato estivo ha cambiato un po’ le carte in tavola, modificando sostanzialmente l’assetto dello spogliatoio

Nella scorsa stagione la lingua principale al Milan era il francese. Un vera e proprio colonia di francofoni aveva aiutato i nuovi arrivati ad ambientarsi anche grazie alla lingua comune. Nella scorsa stagione nella rosa di Pioli erano presenti Giroud, Kalulu, Theo Hernandez, Maignan, Adli, Bakayoko, più i belgi Saelemaekers, Origi, De Ketelaere, Vranckx e i francofoni Bennacer e Ballo Touré. Complessivamente ben 12 giocatori padroneggiavano l’idioma d’oltralpe.

Non è più un Milan-Belgio

Il mercato estivo ha cambiato un po’ le carte in tavola, modificando sostanzialmente l’assetto dello spogliatoio. Ma il gruppo si sta ancora formando, dopo gli addii importanti dei senatori Ibrahimovic, Tonali e Rebic e l’assenza di Paolo Maldini. Bakayoko e Vranckx sono già partiti, Origi, De Ketelaere, Adli, Saelemaekers e Ballo Touré presto potrebbero salutare Milanello. Più solido sarà il gruppo anglo-americano, rafforzato anche dalla proprietà a stelle e strisce.

Un club americano

Dunque Tomori è stato un po’ l’apripista, poi il Milan ha continuato a trattare con il Chelsea per altre operazioni. Loftus-Cheek è il secondo inglese della squadra, ai quali si aggiungono gli statunitensi Pulisic e Musah (ormai in arrivo dal Valencia). Anche il prestagione negli USA sembra voler valorizzare questa linea, come del resto confermato dallo stesso Furlani. La nuova ossatura della squadra sarà quindi totalmente diversa dalla scorsa stagione.