Il Milan segue molti extracomunitari, ma può prenderne soltanto due: la situazione

By Dario Bombelli -

Tra i profili seguiti e graditi sul mercato dal Milan diversi sono extracomunitari. Non tutti però potranno sbarcare in rossonero

Il Milan segue diversi nomi sul mercato in questa finestra estiva per provare a consegnare a Pioli una rosa competitiva per l’inizio del campionati. Diversi di questi profili condividono una peculiarità: sono extracomunitari. Arda Guler (Turchia), Daichi Kamada (Giappone), Ruben Loftus-Cheek (Inghilterra), Samuel Chukwueze (Nigeria): non potranno sbarcare tutti in rossonero.

La regola della Figc, infatti, vuole che le squadre che nella scorsa stagione calcistica avevano oltre due calciatori extracomunitari tesserati dovranno adattarsi alle nuove restrizioni nella prossima stagione. Sarà consentito tesserare al massimo due calciatori extracomunitari. Uno di essi potrà essere tesserato senza alcun vincolo, mentre per tesserare il secondo calciatore extracomunitario sarà necessario che uno dei giocatori extracomunitari già presenti nella squadra sia ceduto all’estero (attraverso una cessione o la scadenza del contratto) o acquisisca la cittadinanza europea.

Il Milan, al termine della scorsa stagione, aveva quattro calciatori extracomunitari nella sua rosa. Nella prossima stagione, avrà la possibilità di registrarne uno senza alcun vincolo. Tuttavia, per tesserare un secondo calciatore extracomunitario, sarà necessario cedere uno dei calciatori extracomunitari già presenti nella squadra a titolo definitivo all’estero. Tra i giocatori Vasquez, Tomori, Krunic, Messias o Lazetic, uno di loro dovrà essere ceduto per far spazio al nuovo tesseramento.

È importante sottolineare che anche in caso di più cessioni, il limite massimo di extracomunitari tesserabili per la prossima stagione rimane due. Quindi, anche se vengono effettuate ulteriori cessioni di calciatori extracomunitari, la squadra non potrà superare tale limite nelle sue nuove acquisizioni.

Questa regola mira a garantire un equilibrio nella composizione delle squadre, promuovendo l’impiego di giocatori comunitari e limitando il numero di calciatori extracomunitari nelle rose delle squadre.

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