C&F – Caso Milan-Tolosa, la mossa di RedBird per l’UEFA: scissione nella holding

Multiproprietà Milan-Tolosa: Red Bird ha pronta una mossa per evitare che l’Uefa escluda i club di Cardinale dalle coppe europee

Nella giornata di lunedì 26 la UEFA, tramite la camera di controllo finanziario, deciderà se ammettere sia Milan che Tolosa, rispettivamente, in Champions ed Europa League o estromettere i francesi. Sul banco la questione RedBird, con il fondo americano che ha la proprietà diretta dei due club. Per le norme del massimo organo del calcio europeo, le squadre che condividono lo stesso proprietario non possono partecipare alla stessa competizione europea o a due distinte ma adiacenti, e Champions ed Europa League lo sono.

Come ufficializzato da Calcio e Finanza la scorsa settimana, Gerry Cardinale si è dimesso dalla carica di amministratore del Tolosa, figurando soltanto nell’organigramma del Milan, ma potrebbe non essere l’unica mossa del proprietario del fondo statunitense RedBird. Cardinale, infatti, secondo quanto riporta l’edizione odierna del La Verità, avrebbe pronte due mosse distinte, una in termini finanziari e una di governance.

Partendo dalla prima, che sarebbe effettiva dal 23 maggio scorso. che ci porta ad analizzare come il fondo statunitense controlli le sue due società. RedBird, nella data citata, ha depositato alla camera di commercio olandese una proposta di scissione della FootballCo intermediate coöperatief U.A., la scatola più in alto nella catena di controllo del Milan, che trasferisce asset e debiti per circa 580 milioni di euro in un altro veicolo Acm FootballCo intermediate coöperatief U.A. Mentre poco meno di 50 milioni restano nella holding originaria. Il Tolosa, prima di questa operazione, era in pancia alla FootballCo BV che nella catena di comando stava un gradino sotto la FootballCo intermediate coöperatief U.A.

Ora bisogna verificare se questa decisione di Cardinale abbia cambiato anche la catena di comando interna e l’unico modo possibile è conoscere i beneficiari finali dei due veicoli. Il problema è che per avere un quadro completo mancano i cosiddetti «financials», cioè i documenti menzionati nella proposta di scissione che attestano quali asset sono stati effettivamente trasferiti e che dovrebbero essere pubblicati per legge.

Una mossa molto tecnica, ma che ha lo scopo evidente di scindere le due società il più possibile senza perderne il controllo. Lo stesso motivo potrebbe avere una ipotesi di rivoluzione nel Consiglio di Amministrazione del Milan, con i rossoneri che dopo aver vissuto un cambiamento radicale del modus operandi della società in sede di mercato, potrebbero vedete un cambio anche ai vertici del club, senza però all’orizzonte un cambio di strategie, ma solo di nomi.

Alec Scheiner, Niraj Shah e Isaac Halyard, che fanno tutti capo a RedBird, sono presenti sia nel CdA del Milan che in quelli del Tolosa. I tre amministratori, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero dare le dimissioni dal Consiglio di Amministrazione rossonero, che si preparerebbe quindi ad accogliere altre tre figure nel proprio board decisionale, sembra con uno stretto legame al fondo RedBird.

Fonte: calcioefinanza.it

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