Stefano Pioli in questa stagione ha cercato di fare più turnover del solito, anche a causa di una serie di impegni ravvicinati nella seconda parte del campionato. Mentre l’anno scorso l’unico obiettivo era lo scudetto, negli ultimi mesi il tecnico rossonero ha dovuto impegnarsi su più fronti
Una stagione da turnover
Stefano Pioli in questa stagione ha cercato di fare più turnover del solito, anche a causa di una serie di impegni ravvicinati nella seconda parte del campionato. Mentre l’anno scorso l’unico obiettivo era lo scudetto, negli ultimi mesi il tecnico rossonero ha dovuto impegnarsi su più fronti, sia per il raggiungimento del quarto posto sia per centrare la finale di Champions League.
Energie e infortuni
Altre energie sono state sprecate per la Supercoppa Italiana e per la Coppa Italia, con conseguenti infortuni e defezioni un po’ lungo tutto l’arco della stagione (vedi Maignan e Bennacer, tra i tanti).
La rotazione non ha funzionato, ma non per colpa di Pioli. Seppur alle volte abbiamo assistito a stravolgimenti di formazione, nella maggior parte dei casi sono state le seconde linee a non dimostrarsi all’altezza della situazione.
Verso il mercato
Un aspetto sui cui dovrà riflettere la proprietà, Cardinale in primis, per investire pesantemente sul mercato estivo che troppe volte è sembrato un mercato di riparazione più che di rafforzamento della rosa milanista.