Gli ultimi 30 minuti del derby lo dimostrano: la riserva di Leao deve essere Origi

By Mario Labate -

L’euroderby perso dal Milan ieri sera segna forse la notte più triste della gestione Pioli, un match atteso e giocato senza il proprio uomo migliore

L’euroderby perso dal Milan ieri sera segna forse la notte più triste della gestione Pioli, un match atteso e giocato senza il proprio uomo migliore: Rafael Leao, indegnamente sostituito da un Saelemaekers adattato sulla corsia mancina.

Pioli l’ha capito tardi

Non una colpa per il centrocampista belga, non in grado di ricreare gli stessi strappi del portoghese per di più su una corsia a lui non congeniale; poco c’è da comparare anche a livello di fisicità tra i due: Leao è un armadio di quasi un metro e novanta con una falcata da centometrista, Alexis un ottimo fluidificante che raggiunge a stento il metro e ottanta.

Origi meglio di tutti

Eppure nella rosa del Milan un giocatore dalla caratteristiche più simili (non identiche, magari) a Rafael Leao c’è e risponde al nome di Divock Origi. Utilizzato anche sotto la gestione Klopp al Liverpool come esterno mancino, Origi ha dimostrato anche nell’ultima mezz’ora disputata nel derby di essere l’uomo in grado di sostituire Rafael Leao al meglio. Dotato di grande corsa e qualità nello stretto, oltre che di un fisico paragonabile a quello del portoghese, Origi è riuscito in poco più di 30 minuti a fare quello che l’intero tridente rossonero (Brahim Diaz, Saelemaekers e Giroud) non hanno fatto.

Su quella fascia Leao può fare male all’Inter

Se l’utilizzo di Origi come vice-Leao, siamo sicuri, è una mossa che Pioli utilizzerà in futuro, l’ottima prova dell’attaccante belga ha anche palesato qualcosa di interessante: su quella fascia l’Inter ha il suo punto debole. A metterla a soqquadro c’è riuscito Origi, figuriamoci cosa potrebbe fare Rafael Leao al ritorno. 

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