Kaladze: “Ecco i miei tre momenti più belli vissuti al Milan”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Kakha Kaladze ha così parlato della tradizione europea del Milan e delle due Champions vinte in maglia rossonera

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Kakha Kaladze ha così parlato della tradizione europea del Milan e delle due Champions vinte in maglia rossonera: “Due realtà differenti. La prima volta ero da poco arrivato a Milano e può immaginare la tensione che da giorni prima della partita ti entra dentro. Quella con la Juventus è stata una partita da libri di storia del calcio; per come si è giocata, per come si è risolta e per l’ambiente che si era creato a Manchester con i nostri tifosi. Quella di Istanbul, come si è già detto varie volte, è stata una finale surreale per come si è poi conclusa, la palla non voleva proprio entrare… Ricordo nei supplementari un tiro di Sheva a botta sicura e il loro portiere lo prende con parte del polso e la palla incredibilmente si impenna uscendo. Ai rigori siamo arrivati stanchi mentalmente e purtroppo è finita come sappiamo. La terza finale è stata la partita della solidità della squadra, concentrata. Una concentrazione direi totale: avendolo incontrato due anni prima, sapevamo come era il Liverpool e a livello mentale siamo stati perfetti”.

I momenti più belli

“Scelgo tre immagini: alzare la prima Champions, segnare il gol nel derby, vedere ogni volta la gioia della nostra curva”.

Il derby di Champions

“Ogni partita è una storia a sé, soprattutto quando arrivi alle fasi finali e nel caso nostro era un derby nel derby. C’è però per entrambe le squadre un punto chiave: ci si conosce più nei dettagli giocando nello stesso campionato. Andrà avanti chi è più bravo a sfruttare questa conoscenza”.

La vittoria di Napoli

“Il Napoli ha tutti giocatori di esperienza e un grande allenatore, sono sicuro che il giorno dopo la partita abbiano riesaminato la sfida e ora sapranno perfettamente come rientrare nello stato di concentrazione che serve in Champions”.