Prima di assicurarsi le prestazioni di Divock Origi, il Milan ha avuto la possibilità di prendere Lacazette. I dettagli del retroscena di mercato
Il rendimento di Divock Origi con la maglia rossonera è al momento scadente sotto tutti i punti di vista. Arrivato a parametro zero la scorsa estate, il centravanti belga ha firmato un contratto da quattro milioni di euro netti a stagione fino al 2025. Un trattamento da star, che però si sta rivelando un macigno per il Milan. In rossonero infatti Origi ha collezionato solamente 6 presenze da titolare e appena 2 gol. Le condizioni fisiche, sempre più precarie, hanno provocato un deterioramento generale che ha reso gradualmente l’attaccante un lontano parente del giocatore che si è messo in mostra a Liverpool insieme a compagni di reparto come Salah, Firmino e Mané.
Secondo quanto riportato da calciomercato.com, la scelta del Milan di puntare su Origi è arrivata dopo un rifiuto per un altro attaccante: stiamo parlando di Alexandre Lacazette. Il suo profilo è stato proposto concretamente a Maldini e Massara, che però hanno preferito rifiutare l’offerta e puntare sul belga. Lacazette, classe 1991, ha scelto dunque di tornare al Lione e, nonostante una stagione con alcune difficoltà per la squadra francese, si è dimostrato un bomber affidabile accumulando finora 20 gol e 5 assist in 27 partite stagione.