Tonali: “Gattuso il mio idolo. Dava tutto per il bene del Milan”

By Mario Labate -

Intervistato dai canali ufficiali della Uefa, Sandro Tonali ha parlato dell’influenza ricevuta dal suo idolo Gattuso per la sua attuale carriera

Intervistato dai canali ufficiali della Uefa, Sandro Tonali ha parlato dell’influenza ricevuta dal suo idolo Gattuso per la sua attuale carriera: “Ci siamo visti qualche volta ma in ogni occasione mi ha spiegato molte cose, di sé, del calcio, mi ha dato anche tanti consigli che faranno la differenza in futuro. Abbiamo un bel rapporto, quasi un’amicizia perché non è un rapporto normale. Mi rimprovera anche quando deve, sa essere duro perché vuole il meglio da tutti, sappiamo tutti com’è lui. Se ha un obiettivo, vuole raggiungerlo ad ogni costo, dando tutto quello che può, trovando qualsiasi strada. È una persona speciale, una brava persona, una persona pura, ti aiuta in mille modi diversi. Ha dato tutto quello che poteva, dall’inizio alla fine, senza mai arrendersi, la sua grinta è stata riconosciuta da tutti. Poteva correre senza sosta, giocava anche quando era infortunato, poteva giocare in mille modi diversi. Era sempre lì, correva sempre, metteva il cuore in tutto quello che faceva. Sono felice di aver incontrato una persona del genere, sono felice di aver incontrato il mio idolo e di aver potuto parlare spesso con lui”.

Punti in comune con Ringhio

“Non lo so, probabilmente tanti anni fa il modo di giocare era diverso, il Milan era diverso. Penso che sia stato un grande campione e che lo abbia dimostrato sul campo. C’è tempo per me per dimostrarlo, avvicinarsi a lui sarebbe incredibile.
Altri idoli in quel Milan? “Erano tanti, quasi tutti nel “vecchio” Milan, ma soprattutto Gattuso, Maldini con cui sto lavorando in questo momento, Dida che ho ritrovato qui negli ultimi due anni. Quando li conosci scopri che sono tutte persone simpatiche che danno tutto per il Milan e per il loro lavoro. È totalmente diverso quando incontri ex giocatori di persona rispetto a quando li guardi in TV”.

La vittoria più bella vissuta da tifoso

“La Champions League… credo sia stata una sensazione inspiegabile, sono fortunato a ricordarmela. Non ho solo vissuto quei momenti senza ricordarli, per fortuna ricordo molto bene la finale. Soprattutto il 2007. Ricordo le emozioni, i festeggiamenti, ricordo tanto di quella Champions League. Tutto davvero. Quando il Milan giocava in Champions League aveva una squadra incredibile. È stata una grande squadra e lo ha dimostrato in Europa e in campionato, era davvero speciale”.

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