Il progetto Superlega non è ancora tramontato, anzi potrebbe presto tornare in auge con qualche modifica. Il Milan per ora ne rimane fuori e non si espone, tuttavia c’è grande attesa per la sentenza di primavera
Il progetto Superlega non è ancora tramontato, anzi potrebbe presto tornare in auge con qualche modifica. Il Milan per ora ne rimane fuori e non si espone, tuttavia c’è grande attesa per la sentenza di primavera. Cardinale si è pronunciato sulla questione:
“Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitivo è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene”.
A distanza Bernd Reichart, amministratore delegato di A22 Sports, alla Stampa ha chiarito le fasi: “È troppo presto per scendere nei dettagli. Prima dobbiamo avere una base legale solida. Per questo occorre aspettare la sentenza della Corte di giustizia europea in primavera. A quel punto sarà anche più facile prendere accordi con i club. Quello che possiamo dire adesso è che vogliamo offrire un percorso minimo di almeno 14 partite europee ogni stagione. Così le società avranno una prospettiva sicura a livello di ricavi e visibilità internazionale. Con la possibilità di qualificarsi sia passando dal campionato che dalla prestazione europea della stagione precedente”.