Quando nella primavera del 1995 si erano diffuse a Milano le prime voci sull’interessamento del Milan nei confronti di George Weah, c’era stata…
Quando nella primavera del 1995 si erano diffuse a Milano le prime voci sull’interessamento del Milan nei confronti di George Weah, c’era stata anche qualche reazione prudente: “È sempre in viaggio, la famiglia vive a New York, sicuri che sarà stabile e concentrato sul Milan?“. Il campo poi ha parlato, e alla grande, per lui. Gol in campo e serietà fuori.
Quando Big George ha firmato per il Milan, suo figlio George jr aveva otto anni. Sarebbe stato proprio lui il secondo Weah rossonero della storia. Tra il 2003 e il 2007 Weah jr ha fatto la trafila nelle squadre giovanili rossonere. Nella sua carriera, ha giocato due amichevoli con la Nazionale Under 20 degli Stati Uniti ed è stato convocato in una occasione dalla Nazionale della Liberia.
Cittadino del mondo big George, oggi presidente della Liberia, e lo stesso i suoi figli. Perché anche Timothy, in gol ai Mondiali in Qatar contro il Galles con un tocco che ha ricordato quello di suo papà in Lazio-Milan 0-1 del dicembre 1995, è nato a New York.
Timothy è un febbraio 2000: venuto alla luce poco dopo il trasferimento di George Weah dal Milan al Chelsea, dopo una gravidanza sostenuta da mamma Cler nei dolci mesi successivi allo Scudetto 1999 vinto dai rossoneri con la partecipazione decisiva dello stesso Big George. Una famiglia di atleti, con Timothy che ha incrociato il Milan del suo papà nell’autunno del 2020, quando giocava nel Lille e la sua squadra ha affrontato i rossoneri nel girone di qualificazione di Europa League.