Il Milan ha battuto la Fiorentina grazie alla pressione finale del secondo tempo. Pioli ha optato per inserire quattro punte come contro l’Hellas Verona
Il Milan ha fatto la volata finale contro la Fiorentina con quattro punte presenti in campo contemporaneamente. Quando sono entrati Origi e Rebic, sia Leao che Giroud non sono stati avvicendati ma sono rimasti al loro posto. Il segnale proveniente dalla panchina era che bisognava fare di tutto per riempire l’area, per trovare la finalizzazione giusta, per vincere la partita.
Cosa accaduta con Rebic e Origi molto vicini alla porta, sul cross di Vranckx e sulla deviazione di Milenkovic. Il traversone di Aster ha ricordato molto quello di Castillejo contro il Verona. Era il mese di ottobre del 2021 e anche in quel finale di gara contro l’Hellas il Milan aveva in campo quattro attaccanti.
Contro il Verona poco più di un anno fa, il Milan era andato al riposo sullo 0-2. Poi, nella ripresa, la rimonta fino al 2-2 con il gol di Giroud e il rigore di Kessie. In quel momento, Mister Pioli inserì Ibrahimovic, che si aggiunse a Leao, Giroud e Castillejo, a loro volta tre giocatori offensivi.
Le quattro punte restarono in campo cinque minuti, il tempo di vedere la deviazione da autorete di Gunter. Sul 3-2 a favore dei rossoneri, al minuto 82, fu poi Tonali a sostituire Giroud e a riportare equilibrio nello schieramento. La dinamica di Milan-Fiorentina è stata diversa. Le quattro punte sono diventate realtà al minuto 86, con l’ingresso di Rebic. Poi il gol al 91esimo e l’esultanza finale al 96esimo.

