Cardinale: “L’obiettivo è vincere lo Scudetto. Champions? inglesi superiori”

CAIRATE, ITALY - SEPTEMBER 04: Founder & Managing Partner at RedBird Capital Partners Gerry Cardinale poses for a photo after the AC Milan training session at Milanello on September 04, 2022 in Cairate, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Gerry Cardinale, nuovo proprietario del Milan e numero uno del fondo Red Bird, ha parlato delle nuove strategie che utilizzerà nella gestione del club rossonero

Intervenuto nel corso dell’evento Sportico a New York, Gerry Cardinale, nuovo proprietario del Milan e numero uno del fondo Red Bird, ha parlato delle nuove strategie che utilizzerà nella gestione del club rossonero: “Non puoi solo comprare un club e star fermo. La sfida è shakerarlo un po’. Non puoi andare a pistole spianate, dobbiamo capire come fare ma di sicuro possiamo dare un bel contributo”.

Nuovi stadi

“A un livello macro, i parametri tra leghe sono uguali, ma ogni campionato ha le sue sfumature da tenere presente. In Italia ad esempio non ci sono stadi nuovi dal 2011, è significativo”.

Diritti Tv

“C’è disparità in questo senso. Il valore dei diritti tv in Premier League è triplo rispetto all’Italia e in Liga il rapporto è di due a uno”.

Investire nel Milan

“Investire nel Milan è un ibrido tra le esperienze che ho vissuto con Liverpool e Tolosa. I club ora sono aziende di entertainement. Quello che ho imparato con Yankees e Red Sox è che non puoi vincere sempre. È anche questo il bello dello sport. Il Milan ha vinto uno scudetto e le aspettative sono di rifarlo, ma in Champions ora vediamo che c’è grande differenza con la Premier League”.

Sinergie con altri club

“Una proprietà con diversi club in diversi sport è interessante, io credo che così si possano avere benefici strategici. Attraverso le sinergie puoi crescere. È tutto molto teorico ma c’è una logica secondo me”.

Lungo termine

“Elliott nel Milan ha fatto un grande lavoro e io ho scelto la continuità. La durata del mio impegno? Non sono preoccupato dell’exit strategy. Non investo per pensare a quando uscirò”.