Intervista Calhanoglu: battutacce su Ibrahimovic, il Milan e i tifosi rossoneri

MILAN, ITALY - NOVEMBER 07: Hakan Calhanoglu of FC Internazionale celebrates after scoring their team's first goal during the Serie A match between AC Milan and FC Internazionale at Stadio Giuseppe Meazza on November 07, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista che non è piaciuta all’ambiente milanista. Ai microfoni di Tivibu Sport il turco ha criticato il Milan

Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista che non è piaciuta all’ambiente milanista. Ai microfoni di Tivibu Sport il turco ha criticato il Milan:

“E’ stato molto difficile. Stessa città, colori diversi, anche adattarsi alla squadra non è stato facile. Ma ho lavorato sodo, ero molto concentrato sul mio lavoro. Sapevo che sarei andato nella squadra campione d’Italia, questa era la mia occasione. Poi la squadra in cui sono andato non ha vinto lo scudetto che è andato alla mia ex squadra: la gente faceva sembrare fosse colpa mia. Il nostro obiettivo per la prossima annata è di nuovo il campionato, stanno arrivando anche buoni giocatori. Penso di aver dato un buon contributo alla squadra con assist e gol La nostra squadra sta molto bene, sono molto felice all’Inter.

Anche il supporto dei tifosi mi aiuta molto. Ho giocato al Milan per quattro anni, ma nessuno gridava il mio nome dagli spalti, cose che succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l’Inter. L’Inter è una squadra molto più forte del Milan. Abbiamo perso un derby che è cambiato improvvisamente al 75′ dopo che io e Perisic siamo stati sostituiti. Eravamo in vantaggio 1-0, poi abbiamo perso 2-1. L’allenatore ha anche contribuito alla sconfitta, gliel’ho pure detto. In Coppa, invece, li abbiamo battuti 3-0. La squadra è molto ambiziosa”.

Su Ibra: “E’ un uomo di 40 anni, io non farei una cosa così se avessi quell’età, non ha 18 anni. Gli piace essere al centro dell’attenzione. Quest’anno non ha contributo allo scudetto, non ha praticamente giocato. Ma fa di tutto per attirare l’attenzione dei tifosi. Non mi interessa affatto, non è giusto per una persona che mi chiamava sempre quando ero a Milano, che voleva uscire a cena e andare in moto con me. Lo rispettavo e per me era così. Ha anche scritto di me nel suo libro, doveva scrivere queste cose o il suo libro sarebbe stato vuoto. Non gli rispondo, è meglio non rispondere”.

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