Fabio Capello, ex giocatore e allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista per GameInsight in cui ha toccato ovviamente anche argomenti che riguardano i rossoneri
Fabio Capello, ex giocatore e allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista per GameInsight in cui ha toccato ovviamente anche argomenti che riguardano i rossoneri:
Su Liedholm: “Io ho avuto la fortuna di essere giocatore con lui e ho capito tutta la su intelligenza per poter raggiungere un risultato. Vincemmo il campionato anche se non giocai molto perché ero in fase calante. Poi divenni assistente di Liedholm. A 5 giornate dalla fine Liedholm venne esonerato e Berlusconi mi chiese se me la sentivo di allenare. Io dissi di sì ma ad una condizione: che Nils Liedholm non fosse mandato via ma che rimanesse con me. Questa è stata una cosa di cui mi sento orgoglioso. Mi faceva male pensare che una persona di una certa età che aveva dato tanto al calcio venisse mandata via. Berlusconi accettò, Nils pure accettò e rimanemmo assieme anche se la squadra la guidavo io. Credo che lui non era contento della situazione ma mandarlo via sarebbe stato umiliante. Liedholm al Milan ha dato tanto come giocatore, come allenatore e certamente anche come uomo”.
Sull’imparare a diventare allenatore: “Come tutti gli allenatori, per fare questo mestiere bisogna apprendere da altri allenatori. Io ho assorbito da 3 allenatori. Uno è Helenio Herrera, l’altro è Giambattista Fabbri quando giocavo nella SPAL, e poi Liedholm. Liedholm è stato uno che mi ha insegnato a comportarmi in certe situazioni. Da ognuno di questi 3 ho appreso qualcosa e ho sviluppato il mio stile in tutta la mia carriera”.