La nuova era targata Cardinale è iniziata da poco, ma già il nuovo dirigente è chiamato a dare risposte. Ci sono due punti da tenere sott’occhio
La nuova era targata Cardinale è iniziata da poco, ma già il nuovo dirigente è chiamato a dare risposte. La sessione estiva di calciomercato ci farà vedere di che pasta è fatto l’americano e quali somme è disposto ad investire nell’acquisto di calciatori.
L’altro punto da tenere sott’occhio è invece la gestione dei rinnovi. Da una parte c’è il modello Elliott, con lo svincolo recente di Kessie, Calhanoglu e Donnarumma; dall’altra potrebbe esserci una maggiore attenzione per i big dei rossoneri. Proprio dai rinnovi di Leao e Kalulu potrebbe passara il primo giudizio sull’operato di Cardinale. Albertini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha spiegato così del rinnovo di Leao:
“È senz’altro un ottimo punto di partenza per un progetto vincente negli anni. Io però parlo da osservatore, non ho mai fatto mercato e so bene che nelle trattative per i rinnovi entrano in gioco altre valutazioni. Oggi non è semplice scongiurare di avvicinarsi a una scadenza di contratto senza qualche “brivido”. Un giocatore che vince lo scudetto vede aumentare il proprio valore e di conseguenza crescono i suoi interessi in fase di trattativa. Alla fine è una questione di budget: quanto investirà la nuova proprietà sui rinnovi contrattuali?”.