Stefano Pioli non è solito sbilanciarsi sui giudizi o sulla linea societaria. Da grande professionista si è sempre occupato del campo, lavorando sodo per raggiungere gli obiettivi sportivi. Da alcuni è stato definito aziendalista per questo motivo, ma in realtà l’atteggiamento del tecnico rientra nella sua indole
Stefano Pioli non è solito sbilanciarsi sui giudizi o sulla linea societaria. Da grande professionista si è sempre occupato del campo, lavorando sodo per raggiungere gli obiettivi sportivi. Da alcuni è stato definito aziendalista per questo motivo, ma in realtà l’atteggiamento del tecnico rientra nella sua indole.
Pioli solo a fine stagione si è lasciato andare a qualche commento riguardante il percorso e le decisione della società. Le sue parole a The Athletic:
“La linea che il club voleva seguire era chiara. Sono stato informato. Il club è stato fermo. Il lavoro che stavamo svolgendo ha ricevuto molto sostegno. Quando si lavora con molti giovani giocatori, c’è bisogno di tempo. Hai bisogno di fiducia. Il club ce l’ha data.
Quello che vorrei dire è che la dirigenza non mi ha dato solo giovani giocatori. Mi hanno dato dei buoni giocatori giovani con tante qualità. Inoltre, ho lavorato con giocatori di grande livello, come Olivier Giroud, come Zlatan, come Kjaer, come Alessandro Florenzi e Mike Maignan che avevano già molta esperienza, esperienza in nazionale, esperienza di lotta per il titolo. Sono stati un punto di riferimento per me e per i giovani giocatori”.