Frederic Massara non ama i riflettori. Poche interviste, poche uscite fuori luogo, il dirigente è forse tra i più silenziosi ed efficaci dell’intera Serie A. Il paragone con Ariedo Braida non è casuale per un dirigente fondamentale per il Milan
Frederic Massara non ama i riflettori. Poche interviste, poche uscite fuori luogo, il dirigente è forse tra i più silenziosi ed efficaci dell’intera Serie A. Alle questioni finanziarie ci ha pensato Ivan Gazidis, alle interviste con la stampa ci ha messo una pezza spesso e volentieri Paolo Maldini. Quando invece bisogna parlare di stadio o di questioni di Lega, Scaroni ha rilasciato molte dichiarazioni. E Massara?
Forse il paragone con Ariedo Braida in questo momento è esagerato, ma rende l’idea del carattere e delle qualità del collega di Paolo Maldini. Braida ha alle spalle una grande carriera con molti titoli, Massara ha appena vinto il primo trofeo in rossonero. Eppure il rossonero agisce nell’ombra, scovando talenti un po’ in giro per il mondo grazie al capo scout Moncada.
Il rapporto tra Maldini e Massara ricorda molto quello tra Galliani e Braida: in entrambi i casi la coppia funziona grazie proprio alla diversità dei caratteri e degli atteggiamenti. Proprio Maldini potrebbe porre la permanenza di Massara come condizione per il proseguimento del proprio progetto tecnico.