Pioli: “L’anno prossimo saremo competitivi sia in Italia che in Europa”

By Dario Bombelli -

Il tecnico rossonero Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di DAZN, commentando lo straordinario Scudetto vinto dal Milan all’ultima giornata

Il tecnico rossonero Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di DAZN, commentando lo straordinario Scudetto vinto dal Milan all’ultima giornata. Le sue parole:

“I miei giocatori quando mi abbracciano e mi fanno sentire la loro stima e il loro rispetto. Mi dicono che non so ballare, lo so sono negato, ma mi piace. In questo momento si può cantare, si può fare tutto”

Sul gruppo – “Credo che non arrivino a caso certi risultati. Si è creata un’empatia nel gruppo. Quando si creano queste dinamiche all’interno dello spogliatoio, anche il lavoro dell’allenatore è agevolato. Una miscela tra giocatori vecchi, di grande personalità e carisma, ma anche la leggerezza dei ragazzi giovani. Abbiamo giocato le ultime 5 partite da dentro o fuori, arrivavano in campo uguali, con lo stesso atteggiamento e la stessa serenità”

Sulle partite chiave – “Sono due le partite che ci hanno dato più consapevolezza. La rimonta del derby perché perdendo i punti di distacco sarebbero stati troppo. E poi la reazione a Roma con la Lazio dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia, pesante nel punteggio, ma non nella prestazione”

Sui dati delle partite – “Ho la fortuna di avere a disposizione uno staff molto completo, sia a livello numerico che di competenze. Chiedo a loro i dati delle singole partite. Ci siamo fatti un nostro diario e a me interessano particolarmente 5 voci. Il possesso palla non m’interessa ad esempio. Magari la supremazia territoriale, i recuperi alti sicuramente, occasioni avute. Più che i dati fisici, ci sono dei dati che ti mostrano che delle coppie di giocatori giochino meglio insieme. Le mie scelte? Le sensazioni che tu hai quando guardi gli allenamenti sono importantissime. Ci sono alcuni momenti dove un giocatore non è al top a livello mentale, mentre altri sono più lucidi”

Sulla sua figura – “Sono un allenatore che vuole capire con chi ha a che fare, sa che non sono solamente giocatori che a volte hanno bisogno di essere ascoltati, rimproverati. Pretendo tantissimo da loro, rompo tanto durante la quotidianità, ma mi piace anche sentire e capire le sensazioni dei miei giocatori. Magari c’è chi ha qualche sensibilità in più e ascoltando ti può dare spunti”

Sulla prossima stagione: “Abbiamo già in mente qualche cambiamento anche della settimana tipo della prossima stagione. Per tanti di loro sarà la terza stagione insieme. Sarà molto diversa e intensa, avremo anche qualcosa di diverso da dimostrare. Un paio di settimane fa ho pensato anche all’anno prossimo, ero comunque concentrato sul finale. Provo grande emozione e positività perché dobbiamo affrontarla con l’assoluta convinzione di essere una squadra forte e competitiva sia in Italia che in Europa”.

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