Kjaer

Kjaer: “Scudetto? Mai provata emozione più grande. Ero arruolabile già contro il Sassuolo”

Intervistato dall’emittente danese TV2 Sport, Simon Kjaer ha parlato dell’emozine provata per il titolo vinto dal Milan

Intervistato dall’emittente danese TV2 Sport, Simon Kjaer ha parlato dell’emozine provata per il titolo vinto dal Milan: “È stato pazzesco! Tutti sono così felici. È molto difficile da esprimere a parole. È assolutamente incredibile… vedere quanto significhi per i tifosi. È un’esperienza fantastica. Primo trofeo? Spero non sia l’ultimo. Sono così orgoglioso. Sono venuto al Milan due anni e mezzo fa e sono successe tante cose. Per la squadra e per come siamo migliorati. Nessuno credeva che saremmo potuti diventare campioni quest’anno. Noi ci abbiamo sempre creduto. Sapevamo che c’era molto lavoro da fare e che sarebbe stata una strada difficile. Non c’è dubbio che questa sia la più grande emozione che abbia mai vissuto”. 

Fare da chioccia

Kjaer ha parlato della decisione della società di affiancare ai tanti giovani anche giocatori di rinomata esperienza come lui e Ibrahimovic: “Personalmente trovo molto difficile elogiare me stesso. Ma una delle cose che il Milan ha ritenuto importante era portare nella squadra un po’ di continuità e professionalità, intesa come quanto lavoro dovrai metterci ogni singolo giorno. Se devi fare un esercizio 20 volte e lo fai solo 18 volte sei già indietro. Questo è ciò che abbiamo cercato di trasmettere, devi dare il 100% ogni singolo giorno. Perché se lo fai oggi nel mondo del calcio, sarai in grado di superare gli altri. E poi anche tanta passione”

“Avrei giocato contro il Sassuolo”

Sul ritorno in campo, Kjaer: “Nelle ultime quattro settimane, il mio programma è stato organizzato in base a come era andata la partita del fine settimana. Cosa significa? Significa che mi ero preparato per giocare contro il Sassuolo. Non credo che i medici la pensassero allo stesso modo. Fortunatamente per loro nessuno si era infortunato o è stato messo in quarantena. Io avrei detto che ovviamente ero pronto per giocare. Mi sento bene!”

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